Il commendator Colombo Ernesto va in Africa a caccia di leoni nella savana.
Mentre è acquattato соn il fucile in mano nel più completo silenzio, si sente toccare su una spalla e, giratosi di scatto, vede un nеgrо tutto nudо, alto e muscoloso che gli grida:
"Io essere Bingo Bongo che nel сulо te lo pongo!"
Il commendatore, gettato il fucile a terra si mette a correre all'impazzata, соn il fiato sul collo del nеgrо che lo rincorre.
Quando ormai le forze lo stanno abbandonando, scorge una capanna e quando la raggiunge sperando di mettersi in salvo, dalla porta della capanna esce un altro nеgrо tutto nudо, alto e muscoloso che gli grida:
"Io essere Bongo Bingo che nel сulо te lo spingo!".
Allora il commenda, sentendosi perso, abbassa i calzoni e rassegnato risponde:
"Io sono Colobmo Ernesto questo è il сulо, fate presto!"
Un uomo si perde nel deserto, e mentre è li che girovaga sperduto, nota all’orizzonte un nuvolone di sabbia che si alza. Stringe gli occhi e vede una banda di uomini a cavallo che si avvicina. È la tribù dei Tartari, la più selvaggia e rude.
L’uomo viene presto circondato, catturato e trasportato all’accampamento dei Tartari.
Viene lasciato nella capanna del capo, che dopo dieci minuti entra e comincia a togliersi i calzoni.
L’uomo capisce subito quali sono le intenzioni del capo tribù e, disperato, si mette alla ricerca di qualcosa che possa alleviargli l’imminente dolore. Scruta la capanna, ma vi trova soltanto del dentifricio… e di quello si accontenta e comincia a spalmarselo.
Il capo tribù a quel punto inizia a sodomizzare il pover’uomo. Il tempo passa, e dopo due ore il capo è ancora li… Dopo quattro continua ancora… dopo sei non è ancora stanco…
Il pover’uomo è ormai distutto… e mentre è li che soffre, vede il tubetto di dentifricio, lo prende in mano e legge: ‘MENTADENT NON FA VЕNIRЕ IL TARTARO’