Barzellette su cowboy e indiani
Tre uomini seduti su una panchina. Uno è un texano col cappello da cowboy, uno un musulmano col turbante, e l’ultimo un Apache соn la piuma d’aquila in testa. L’indiano, piuttosto triste, dice:
“Una volta il mio era un grande popolo, ora siamo rimasti in pochi.”
Il Musulmano, orgoglioso, commenta:
“Una volta il mio era un piccolo popolo, ora siamo milioni.” Il Texano si aggiusta il cappello, finisce di arrotolarsi la sigaretta, se la piazza all’angolo della bocca e, sorridendo sotto i baffi, risponde:
“E’ solo perché non abbiamo ancora giocato ai cowboys e i musulmani…”.
Berlusconi porta in campagna due illustri ospiti: il 1° Ministro indiano ed il 1° Ministro turco.
Dopo un po' si accorgono di aver perso l'orientamento, e vista l'ora tarda, Silvio prende in mano la situazione.
- Consentitemi cari colleghi, hо intravisto una fattoria dove troveremo un rifugio sicuro.
Toc toc...
- Chi è? - chiede la voce del proprietario.
- Sono Berlusconi, e ci siamo persi! Ci ospiterebbe per una notte?
- Volentieri, ma hо solo 2 posti, uno dovrebbe andare a dormire nella stalla.
- Nessun problema, andrò io - si offre il ministro indiano.
- Buonanotte...
Toc toc...
- Chi è?
- Sono il Ministro indiano, nella stalla c'è una mucca ed io non sono degno di dormire nello stesso luogo dove dorme un animale considerato sacro dalla nostra religione.
- Nessun problema, andrò io, dice il Premier turco.
- Buonanotte...
Toc toc...
- Chi è?
- Sono il Ministro turco, nella stalla c'è un maiale e la nostra religione vieta di stare nella stesso luogo di un animale inpuro.
- E va bene, andrò io - si fa avanti Berlusconi.
Toc toc...
- Chi è?
- Siamo la mucca e il maiale, nella stalla...