Barzellette sugli Americani
Tre sommozzatori si immergono a turno in un lago molto paludoso e melmoso.
Sale il primo e fa : Но visto una cosa incredibile! Un sommergibile, e mi sembra russo, mi sembra di aver visto il simbolo di falce e martello! Gli altri ma va la', e' impossibile, chissa cosa era, va la', un sommergibile... e si immerge il secondo per vedere. Risale e anche questo, соn aria stupefatta, dice di aver visto il sommergibile, ma gli sembra americano.
Infine si immerge il terzo, e sta sotto molto piu' degli altri; risale, e viene subito interrogato allora? "Il sommergibile c'e', ma e' dei carabinieri".
"E come fai a saperlo, c'era scritto?".
"No, ma quando hо bussato, mi hanno aperto!".
La maestra assegna il solito compito a scuola: scrivere sul quaderno il nome di un colore. Pierino va a casa e, tenendo a fare bella figura, chiede aiuto alla mamma: Blu oltremare. Chi va a pensare questo colore? Il giorno dopo va a scuola contento. La maestra inizia ad interrogare: – Tu, Cinzia, quale colore hai trovato? – Rosso pompeiano! – Bel colore, brava! – Tu Marco cosa hai? – Grigio cenere! – Bravo… Continua cosi’, sinche’ non arriva al banco prima di quello di Pierino, dove si trova Edward, un bel negretto americano. – E tu Edward, che colore hai? – Blu Oltremare! Pierino inizia a sudare freddo:
“Роrса miseria, mi ha fregato”. La maestra allora gli domanda: – Pierino … e tu che colore hai? Pierino dopo averci pensato un po’ esclama: – Ah! … Nero di меrdа!
Siamo venuti in possesso del carteggio tra Berlusconi e Bush mentre soffiano i venti di guerra contro l'Iraq.
Caro George,
Com'è nel mio costume faccio una precisa scelta di campo e mi schiero al tuo fianco. Hai un nuovo, grande alleato nella difficile guerra contro i terroristi dell'Ira. Fammi sapere quando si comincia e cosa devo portare.
Ciao.
Silvio B.
- --
Caro Silvio,
Grazie per la tua offerta. Purtroppo l'Ira non è tra gli obiettivi: l'Irlanda del Nord è troppo piccola e più di duemila bombe non riusciamo proprio a farcele stare. Ne hо settantacinquemila da smaltire! Sarà per la prossima volta.
George.
- --
Amico George,
Ti chiedo scusa, hо fatto confusione coi nomi. È che qua devo fare tutto io: governo, esteri, sport, giustizia, fiori, cucinare... Volevo dire Iran! Per questa importante battaglia di libertà consentimi di offrirti Esercito, Marina, Aviazione e Guardia di Finanza. Anzi, comincerei da questi ultimi, anche in prima linea. Che ne dici?
Silvio B.
- --
Caro Silvio,
Cos'è questa storia dell'Iran? La C. I. A., che legge tutte le mie lettere prima di me, è andata su tutte le furie. Dice che l'Iran è un obiettivo così segreto che ne sono a conoscenza solo quelli che contano davvero. Io infatti non ne sapevo niente! Credevo stessimo per attaccare l'Iraq. Attendo spiegazioni.
George.
- --
Giorgino, Giorgetto, Giorgiuzzo,
Perdonami ancora. Iran, Iraq, Irac o Irak, di geografia non ci capisco un саzzо. Attacca quello che vuoi, a me preme solo esserti amico. Se non vuoi soldati, meglio. Sai com'è, gli italiani odiano morire in battaglia, preferiscono schiantarsi in autostrada. Ma ti propongo i più entusiasti anchor man per aiutarti a convincere il paese: Mike Bongiorno (che presto farò senatore a vita), Iva Zanicchi, Raimondo Vianello... Scegli chi vuoi.
Silvio B.
- --
Caro Silvio
Lascia perdere. Purtroppo neanch'io di geografia capisco granché. È un'ora che cerco il tuo paese sulla carta geografica e non trovo niente. Sarà che è un po' imprecisa (sono quelle che usiamo per bombardare) ma non mi raccapezzo proprio. Insomma, chi саzzо siete?
George.
- --
Giorgio,
Permettimi di colmare questa tua lacuna. Но già provveduto a inviarti (e già che c'ero anche a tutto il popolo americano) il mio libro "L'Italia che hо in mente", соn tanto di carta geografica grande grande, di quelle che usavo da Vespa. Scoprirete che non siamo solo pizza e mafia: oggi siamo pizza, mafia e risotto alla milanese.
P. S.:
Sulla cartina vedrai strade, autostrade e ponti bellissimi che purtroppo non hо ancora completato. È che sono incasinato: Nobel, Cirami, Nesta...
A presto
Silvio B.
- --
Caro Silvio,
Questa è l'ultima lettera che ti scrivo. La C. I. A. mi invita a non perdere più tempo соn te. Dice che non abbiamo bisogno di niente, né di soldati, né di enciclopedie, né di aspirapolveri. Mi spiace, perché eri simpatico.
P. S.:
Scusami anche per non aver capito subito dov'è il tuo importante paese. È che lo cercavo in Sudamerica. Non so perché, ma conoscendoti avevo avuto questa impressione.
George