Barzellette sulle professioni
Renzi si reca dal parroco della sua parrocchia per confessarsi, ma il рrете gli dice:
"Ascolta figliolo, mi pare che il tuo caso richieda una competenza superiore. Credo sia meglio che tu vada dal Vescovo"
Così Renzi si presenta dal Vescovo chiedendogli la confessione.
"Certo figliolo, come ti chiami?"
"Renzi"
"Renzi l'ex presidente del Consiglio? No caro mio, non ti posso confessare perché il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano"
Renzi allora va dal Papa ed esordisce:
"Sua Santità, voglio confessarmi"
"Caro figlio mio, come ti chiami?"
"Renzi "
"Ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto difficile anche per me, però qui sul lato del Vaticano c'è una piccola сарреllа. Al suo interno troverai una croce... Il Signore ti potrà ascoltare"
Renzi giunge nella сарреllа e si rivolge alla croce:
"Signore, voglio confessarmi"
"Certo figlio mio, come ti chiami?"
"Renzi "
"Ma chi? L'ex Presidente del Consiglio in Italia?
Quello del giglio magico e dell'inchiesta miliardaria su CONSIP?
Quello che ha tolto l'articolo 18 e ha aumentato il lavoro precario?
Quello che ha nominato la Boschi ministro e poi ha salvato la banca di famiglia rovinando migliaia di cittadini?
Quello che ha fatto incrementare l'immigrazione clandestina senza integrare i veri rifugiati, dando alle cooperative oltre 1 miliardo di Euro?
Quello che ha fatto aumentare il debito pubblico?
Quello che si è fatto la legge elettorale su misura e adesso che ha perso consensi non gli va più bene?
Quello che doveva lasciare se perdeva il referendum ma è ancora in politica?
Quello della riforma "Buona scuola" che ha gettato l'istruzione nel caos?
E l'aumento delle tasse? Il canone TV in bolletta? La manutenzione caldaia, "bollino" da 8,00 € a 20,00 di quest'anno? E le bollette del telefono ogni 28 giorni, cioè 13 bollette all'anno?!?"
"Ehm... sì sono proprio io, Signore..."
"Figlio mio, non hai bisogno di confessarti, tu devi solamente ringraziare!"
"Ringraziare? E chi Signore?"
"I Romani, per avermi inchiodato qui! Altrimenti scendevo e ti facevo un mazzo così!"
Matteo Renzi è in visita alle scuole elementari ed entra in una classe dove si sta discutendo sulle parole e sul loro significato.
La maestra chiede allora all'ospite se vuole portare avanti la spiegazione inerente al la parola "tragedia" e Renzi chiede agli alunni un esempio di tragedia.
Un bambino alza la mano e dice:
"Se il mio migliore amico, che vive in una fattoria, sta giocando nel campo di granturco e un trattore gli passa sopra e lo uccide, quella sarebbe una tragedia!"
Renzi scuote la testa e risponde:
"No, quello sarebbe un incidente."
Subito dopo alza la mano una bambina e dice:
"Una tragedia è se uno scuolabus соn 50 bambini dentro finisce in una scarpata e tutti quelli dentro muoiono."
Renzi sorride e dice:
"Temo di no, in quel caso parleremo di grande perdita".
La classe si ammutolisce e nessuno sembra più intenzionato a parlare, Renzi quindi chiede:
"Allora non c'è nessuno che riesca a fornirmi un esempio concreto di tragedia?"
Alla fine da in fondo alla classe un bambino dice:
"Se un'auto blu, mentre trasporta Matteo Renzi venisse colpita da un autoarticolato e ridotta a pezzetti, quella sarebbe una tragedia..."
"Eccellente" esclama il politico, "Bravissimo, e mi sai dire perché sarebbe una tragedia?"
Il bambino alza le spalle e risponde:
"Beh, è per forza una tragedia perché di sicuro non sarebbe una grande perdita e molto probabilmente non sarebbe neanche un incidente...!"
Un uomo passa a miglior vita e giunge finalmente in paradiso dove viene accolto da San Pietro in una stanza maestosa e elegante.
Il nuovo ospite ammira la stanza e nota una serie infinita di antichi orologi appesi ai lati della stessa, incuriosito interroga S. Pietro sul loro significato e lui spiega:
"Questi orologi sono abbinati a ciascuna persona sulla terra, vengono apposti alla nascita di ogni anima e rimangono anche dopo la loro ascesa in paradiso."
"E' davvero incredibile", replica l'uomo, "però non capisco perché alcuni sembrano andare lentamente e molti sono fermi".
San Pietro replica:
"Bhe, vede, questi orologi non segnano il tempo tradizionale, ma sono abbinati al comportamento di ciascuno. Le lancette si muovono infatti solo dopo ogni bugia o scorrettezza, ad esempio quello lassù è l'orologio di Madre Teresa di Calcutta, e non si è mai mosso da quando lo abbiamo appeso."
E l'uomo, sempre più stupito ed incuriosito:
"Non mi sarei mai immaginato una cosa del genere. Mi tolga però un'ultima curiosità, saprebbe indicarmi l'orologio di Renzi?"
"Ha... Quello? Mi spiace ma non è più in questa stanza, l'ha preso nostro signore per usarlo come ventilatore!".
A Di Maio viene regalata una lampada magica, lui la strofina e miracolosamente si materializza il Genio:
- "Buongiorno, esprima il suo unico desiderio."
- "Fantastico! Vede, sin da bambino, sento parlare dei problemi del Medio Oriente... Ebbene guardi la cartina, vorrei che questi Paesi la smettessero finalmente di farsi la guerra!"
- "Ma ассidеnтi, questi paesi sono in guerra da sempre! Io sarò anche potente ma non può chiedermi cose irrealizzabili, mi chieda qualcos'altro".
Di Maio ci pensa un po', e poi dice:
- "Bhe, allora.. Diciamo che per vincere le elezioni avevo promesso il reddito di cittadinanza a milioni di persone, e ora vorrei mantenere comunque la promessa anche se non ci sono i soldi, è importante per la mia credibilità".
E il genio sospirando:
- "Hem, mi faccia un attimo rivedere la cartina del Medio Oriente..."
Un giorno un fioraio va da un barbiere per farsi tagliare i capelli. Dopo il taglio chiede il conto, e il barbiere gli risponde:
"Non posso accettare soldi da voi, questa settimana sto facendo il servizio gratuito per la comunità."
Il fioraio è molto contento, saluta calorosamente e lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire il suo negozio, trova un cartello соn la scritta "grazie" ed una bella pianta per il suo locale davanti alla saracinesca.
Più tardi, nella stessa mattinata, un pasticcere passa dal barbiere, anche lui per un taglio di capelli, e quando cerca di pagare il conto, il barbiere di nuovo risponde:
"Non posso accettare soldi da voi, questa mattina sto facendo il servizio gratuito per la mia comunità".
Il pasticcere, felice, lascia il negozio. La mattina dopo, il barbiere trova davanti al negozio un foglio di carta соn scritto "grazie" e una dozzina di ciambelle calde che lo aspettano alla porta.
Poi arriva un membro del parlamento, venuto per un taglio di capelli. Quando fa per pagare il conto, il barbiere di nuovo gli risponde:
"Non posso accettare soldi da voi. Questa settimana sto facendo il servizio gratuito per la comunità."
Il membro del parlamento, felicissimo di questa notizia, lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire, trova davanti al negozio una dozzina di altri parlamentari in fila, in attesa di un taglio di capelli gratuito.