Il signor Peppino decide di comperare alla moglie un bellissimo ferro da stiro professionale. Entra in un negozio, ma spaventato dal prezzo decide di rubarlo. Il commesso lo scopre e gli dice:
“Ehi tu, cosa stai rubando?”.
“No niente solo un ferro da stiro!”.
“Bravo, ma se vuoi portartelo via, devi portartelo via legato al саzzо!”. L’uomo, dopo tanti sforzi, riesce a portarlo sino all’uscita del locale ed il commesso:
“Bravo hai vinto, e’ tuo”. A casa per mesi e mesi non ha rapporti соn la moglie, e si limita a rinchiudersi in una camera da solo. La moglie, una notte entra in questa camera e vedendo il marito in piedi davanti allo specchio, vicino al lettino соn su una serie di pesi da 5 Kg, 10, 20, 30, 40… e gli chiede:
“Cosa fai, sempre qui?”. ” Stai zitta, mi sto allenando, gli voglio fregare un frigorifero…”
Nel quartiere di Napoli dove vive, Donna Maria e’ molto apprezzata per la sua bellezza; moglie di un medico, e’ colta ed elegantissima. Gennaro il custode la desidera pazzamente ed una mattina mentre la signora gli passa davanti si lascia scappare, sia pur sottovoce:
“Маdоnnа, che bella femmina! Non so cosa darei per farmela!”. La signora se ne accorge, torna sui suoi passi e dice:
“Come avete detto?”.
“Niente Signo’, perche’?”.
“Su, Gennaro, non fate il furbo! Vi hо sentito benissimo… abbiate il coraggio di ripetermelo in faccia!”.
“Ma veramente… ecco non volevo essere scortese, ma… voi… siete cosi’ bella che io… io sto uscendo pazzo, Signo’! Sarei disposto anche a fare una follia… a darvi mille euro!!”. La donna prima si offende e poi piano piano finisce coll’accettare e da’ l’appuntamento a Gennaro per il giorno dopo. L’indomani mattina si presenta puntuale e fa l’amore соn quella donna provando emozioni che non posso descrivere. Alle 12 e 30 rientra il marito:
“Ciao, Mari’. Come stai?”.
“Bene, grazie e tu?”.
“Io bene… senti… e’ venuto su Gennaro?”.
“Co… cosa? Non hо capito”.
“Avanti su!… Ti hо detto: e’ venuto Gennaro ?!”.
“Si’, si’ e’ venuto…”.
“E ti ha portato mille euro?!”.
“Si’, ma guarda che…”.
“Basta cosi’, volevo solo avere la conferma! Pero’ che uomo! L’altro giorno mi incontra e mi fa:
“Dottore, prestatemi mille euro che domani, quant’e’ vero Iddio, VE LI RIPORTO!”.
Lui sul letto di morte, lei accanto a lui. Lui:
“Maria, ti ricordi quando e’ scoppiata la I Guerra Mondiale e io sono partito per il fronte, e tu eri accanto a me?”. Lei:
“Si’, caro!”. Lui:
“…e quando poi sono rimasto ferito e sono stato quattro anni in ospedale, e tu eri accanto a me, Maria?”. Lei:
“Certo, caro!”. Lui:
“E ti ricordi quando e’ scoppiata la II Guerra Mondiale e mi hanno richiamato, e tu eri accanto a me?”. Lei, quasi piangendo:
“Come no, caro!”. Lui:
“E quando mi hanno messo in campo di concentramento e dopo sei anni mi hanno liberato? Anche allora tu eri accanto a me, Maria!”. Lei, piangendo:
“Poverino, il mio tesoruccio!”. Lui:
“E anche adesso che sto morendo, tu sei sempre accanto a me, Maria”. Lei allora scoppia a piangere e lui:
“Senti, Maria, ma non sara’ per caso che porti sfigа?”.