Barzellette sui turisti e sui viaggi, Barzellette turista vacanze
Mr. Gаy, impiegato di una compagnia aerea americana, ha acquistato un biglietto a prezzo scontato sulla linea Minneapolis-Los Angeles. Salito sull’aereo, trova il suo posto occupato e si siede in un altro libero lì vicino. Dal momento che per un errore nell’assegnazione della lista di prenotazione l’aereo risulta aver imbarcato più passeggeri dei posti disponibili, lo steward si avvicina a quello che presume essere di Mr. Gаy e gli domanda:
“Lei è Gаy?”. L’uomo, stupito e indispettito, che non poteva certo notare la G maiuscola, ammette di essere gаy. “Allora prenda il suo bagaglio e scenda, la prego”. Mr. Gаy, che ha capito, a sua volta si alza e esclama:
“Io sono Gаy!” e viene invitato anche lui a lasciare l’aereo. Alchè un altro passeggero si alza ed esclama:
“Anch’io sono gаy! Ma dannazione non vorrà farci scendere tutti!”. (Leggenda metropolitana)
Un grosso giovanottone, muscoloso e possente, fa l’autostop. Si ferma un’auto соn 2 gаy.
“Dai bel ragazzone, salta su!”.
Lui, oramai in ritardo decide di salire. Si siede dietro. Dopo qualche chilometro, un gаy chiede all’altro:
“Giangi, Giangi, la posso fare una scorreggina?!?! -Ma certo tesoro!”. Alza la gamba e si sente “fffffffffff” (imitare un sibilio, come uno spiffero di vento). L’omone dietro non dice nulla. Dopo qualche minuto nuovamente:
“Giangi, Giangi, ne posso fare un’altra?”.
“Ma certo tesoro!”.
“ffffffffffffff”.
L’omone comincia ad innervosirsi. Dopo un po’:
“Giangi, Giangi, ne posso fare ancora un’altra?!?”.
“Ma certo tesoro mio!”.
“fffffffffffff”.
Allora, il giovanottone dietro, carica anche lui e chiede:
“Hue! Sentite un po’! Che ne dite se la faccio anch’io una bella scorreggiona?!?”.
E i 2 gаy:
“Certo. Come no! Facci sentire, omone!!”. Allora il giovane alza la gamba ed emette un peto mostruoso “PRPRPRPRPRPRP”. E i due gаy соn una smorfia lo guardano e gli dicono:
“Hum, VERGINELLO!!!”.
Ero in autostrada, quando decisi di fermarmi ad un autogrill per andare alla toilette. Il primo bagno era occupato, quindi entrai nel secondo. Appena mi sedetti sulla tazza sentii una voce proveniente dall’altro bagno:
“Ciao, come va?”. Non sono molto propenso a fraternizzare nei bagni degli autogrill, non so che mi sia preso, ma alla fine risposi:
“Mah, si tira avanti…”. E l’altro proseguì:
“E cosa fai di bello?”. Cominciai a trovare la situazione un po’ bizzarra, ma gli dissi “Beh, quel che fai tu… sto facendo la сасса…”. A questo punto sentii il tipo dire, irritatissimo:
“Senti, ti richiamo piu’ tardi, c’e’ un соgliоnе qui a fianco che risponde a tutte le mie domande”.
Tre turisti a New York arrivano la sera tardi in albergo e si apprestano a raggiungere le loro stanze, al 45° piano, ma il portiere, contrito, li informa che gli ascensori sono guasti e fino al mattino dopo non c’e’ speranza di riparazione. I tre, dopo un attimo di sgomento, decidono di prenderla sportivamente e uno di essi dice agli amici:
“Facciamo così. Lasciamo i cappotti, che sono pesanti, qui al portiere, poi saliamo pian pianino. I primi 15 piani io vi racconto una storiella allegra, dal 16° al 30° ne racconta una Marco e dal 31° in su Giacomo. Così fanno e giunti al 31° piano il primo dice:
“Su, Giacomo, adesso tocca a te!”. E quello, соn un’espressione disperata:
“Sì… ma sarà una storia triste: hо lasciato le chiavi nel cappotto…”