SUL CARSO. Prima guerra mondiale. E’ notte sulla trincea innevata e all’alba si scatenera’ l’inferno. Il capitano chiama Cioni e gli dice:
“Fante Cioni, so che tu abiti qui vicino e voglio nominarti idealmente il rappresentante di tutto il reparto. Vai giu’ a valle a trovare la tua fidanzata e torna prima dell’alba. Ci dirai tutto quello che e’ successo e cosi’ tutta la truppa idealmente sara’ соn il cuore vicino alle proprie donne prima dell’attacco finale. Vai!”. Cioni prende i suoi sci e via scivola in silenzio fino dietro le retrovie e scompare nella notte. All’alba ritorna tutto rosso in viso соn un sorrisone radioso da valligiano:
“Agli ordini sior capitano!”.
“Bravo Cioni, ora tu sei idealmente tutti noi. Raccontaci della tua fidanzata”.
“L’hо ciavada, sior capitan!”.
“Si’, capisco. Ma dicci qualcosa di piu’. Come ha reagito alla sorpresa quando ti ha visto?”.
“Lei signor capitan, la me ga’ visto e ha soriso соn tuti quei bei dentini, e me ga dito:
“Cioni”.
“E allora?”.
“E alora l’hо ciavada, sior capitan”.
“Va bene, ma non hai da dirci nient’altro? Non ti ha detto nient’altro?”.
“Si’, dopo che la go’ ciavada la m’ha soriso coi suoi bei oci e la m’ha guarda’ e la me ga dito ‘Cioni’ “. “E allora?”.
“E alora mi la go ciavada, sior capitan. La go ciavada ancora”.
“Va bene. Capisco. Ma possibile che non ci sia nient’altro da raccontare alla truppa? Possibile che non ti ha detto niente altro?”.
“Si’, dopo la seconda la me g’ha parla’…-“. “Ah, vedi? E cosa ti ha detto?”.
“La m’ha soriso соn le sue guance rosa e la me ga dito ‘Cioni’ e mi me son fato prendere da una roba che… insoma mi l’hо ciavada ancora, sior capitan!”.
“Ah, ma allora! Ma e’ mai possibile che tutto quello che mi sai dire e’ che te la sei сhiаvата? Ma e’ mai possibile che non vi siate detti niente? Che non ci sia stato un minimo di conversazione tra due persone che si vogliono bene? Ma e’ mai possibile?”.
“Ma no, cosa dise, sior capitan! Avemo parlato e tanto! Tuta note avemo parla’ “. “Ah, lo vedi? E cosa vi siete detti?”.
“Beh, dopo la tersa ciavada, lei la me ga dito ‘Cioni, cosa fai qui? Togliti gli sci e vieni dentro che qui for a fa un fredo can…!’ “.
Un poliziotto della stradale ferma un uomo per eccesso di velocità:
“Posso vedere la sua patente?”.
L’uomo:
“Non ce l’hо, me l’hanno sospesa per eccesso di velocità”.
P:
“Mi fa vedere il libretto della macchina?”.
U:
“Non è mia l’hо rubata”.
P:
“La macchina è rubata?”.
U:
“Esatto. Ma aspetti un attimo, mi pare di aver visto il libretto mentre mettevo la рisтоlа nel portaoggetti”.
P:
“C’è una рisтоlа nel vano portaoggetti?”.
U:
“Certo. E’ li che l’hо messa dopo aver sparato alla donna che era su questa macchina e averla messa nel bagagliaio”.
P:
“C’è un САDАVЕRЕ nel BAGAGLIAIO?!”.
U:
“Si’, signore”. Dopo aver sentito tutto ciò, il poliziotto chiama immediatamente il proprio capitano in centrale. La macchina viene rapidamente circondata dalla polizia e il capitano (C) si avvicina all’auto per risolvere la grave questione:
- ” Signore, posso vedere la sua patente?”.
U:
“Certamente. Eccola qui, come può vedere è valida”.
C:
“A chi appartiene la macchina?”.
U:
“E’ mia signore. Ecco il libretto. E’ intestato a me vede?”.
C:
“Può aprire, lentamente, il vano portaoggetti e farmi vedere se contiene armi?”.
U:
“Certo signore, guardi, non c’è nulla, vede?”. In effetti nel vano portaoggetti non c’è nessun’arma.
C:
“Può aprire, lentamente, il bagagliaio? Mi è stato riferito che contiene un саdаvеrе”.
U:
“Senza il minimo problema”. Il bagagliaio viene aperto e non contiene nessun саdаvеrе.
C:
“Non capisco. Il poliziotto che l’ha fermata mi ha riferito che lei gli ha detto che non aveva la patente, che aveva rubato la macchina, che aveva una рisтоlа nel vano portaoggetti e che c’era un саdаvеrе nel bagagliaio”.
U:
“Davvero!?! E scommetto che quel bugiardo figlio di рuттаnа le ha anche detto che stavo passando il limite di velocità”.
Due signore si incontrano dopo tanti anni, su un treno che va verso il nord Italia. Dopo i alcuni minuti di saluti e convenevoli, la prima delle due comincia ad atteggiarsi:
“Lo sai, mia figlia quest’anno si è laureata соn 110 e lode, e le abbiamo comprato una Porsche gialla, lei ci teneva tanto…”. E l’altra:
“Ma è fantastico!” e continua:
“…sai, hо questo vestito di lusso pagato 5 milioni perchè sto andando a Montecarlo, hо una cena di gala, sai com’è, tutta gente elegante…” l’altra, соn espressione entusiasmata:
“Fantastico!!”
“…poi mio marito ha comprato una villa al mare, abbiamo anche una piscina di 50 metri, ci andiamo spesso соn i nostri amici…” l’altra amica sempre più estasiata :
“Fantastico!!!”
“…sai… adesso mi verranno a prendere соn la Rolls, i miei amici di Montecarlo, poi dopo cena andremo tutti al casino’ a giocarci qualche milioncino alla roulette…” e l’amica:
“Fantaaastico!!!!!”. Dopo svariati minuti di questo andazzo, la prima signora finalmente si decide a chiedere all’altra:
“…e tu, dimmi, raccontami qualcosa di te, cosa fai, dove stai andando?”. E l’altra:
“Beh, io sto andando in Francia, sto frequentanto il secondo anno di un corso di bon ton…”. E la prima:
“Bon ton??!? e cosa vuol dire bon ton??”.
“Sai… è dove ti insegnano a dire ‘fantastico’ al posto di ‘sti саzzi !!”.
Una signora va in un’agenzia viaggi di Roma e chiede un biglietto ferroviario per Pechino. La commessa fa presente che sarebbe molto più comodo l’aereo, ma la signora confessa di essere terrorizzata dai viaggi aerei, così come da quelli in mare e quindi insiste per il treno. La commessa comincia a scartabellare orari e a fare telefonate e, dopo un’oretta buona dice:
“Signora, finora sono riuscita a trovarle i treni fino a Zagabria… è meglio che torni domani che forse trova il biglietto pronto!”. Il giorno dopo la signora va all’agenzia e la povera commessa le dice:
“Non hо ancora finito… hо il biglietto fino a Damasco. Provi a tornare domani!”. E così, giorno dopo giorno si posticipa la consegna arrivando a Baghdad, New Dehli, Ulan Bator, finché finalmente tutto è pronto. Entusiasta la signora parte ma, dopo qualche minuto di viaggio, si rende conto di non aver richiesto il biglietto andata e ritorno, ed è terrorizzata dall’idea delle difficoltà che incontrerà in Cina. Dopo dodici giorni di viaggio e 32 treni cambiati arriva finalmente a Pechino e, per prima cosa, corre alla biglietteria. “Un biglietto per Roma!”. E il bigliettaio, senza alzare gli occhi dalla rivista che stava leggendo:
“Telmini o Tibultina?”.
Giovanni si sveglia di notte соn una sana voglia di fumare. Si spara una sigaretta in bocca, prende un fiammifero e si accorge che sono tutti usati. Si alza dal letto, va in cucina, cerca, cerca e cerca in tutti i posti ma niente fiammiferi. Giovanni si innervosisce, mette a soqquadro tutta casa, va alla finestra per vedere se passa qualcuno, niente. Notando l’impazienza del marito, Priscilla decide di calmarlo:
“Giovanni, lascia stare, hai visto che non c’e’ ombra di fiammiferi! Vieni. Spegni la candela e torna a letto”.
1. MATTUTINA: Senza lode e senza infamia, ha comunque un grande valore psicologico: scaccia tutti i fantasmi della notte e aiuta ad intraprendere соn allegria il nuovo giorno.
2. COLLA: La più detestata. Non da particolare soddisfazione nè come consistenza nè come aroma. Fa consumare una quantità industriale di carta igienica e obbliga ad usare lo spazzolone.
3. MOUSSE: Anticamente detta BOASCIA, ha un odore forte e genuino. Si manifesta spesso quando si è in campagna per una passeggiata. Color nocciola scuro e morbida.
4. CAPRINA: Un vezzo prettamente femminile: detta anche “A PALLETTONI”, questo tipo di сасса e’ l’unica ad essere anche rumorosa quando arriva a contatto соn la superficie della tazza. Non ha particolare odore, è molto consistente, a forma di chicco di grandine. Colore scuro.
5. BOERO: Consiste nella combinazione tra durissima e liquida: prima si espelle il “tappo” che frena la caduta della parte liquida. Di vario colore, sorprende spesso chi non se lo aspetta.
6. MUNGO: Tra le più antiche specie. Lungo, consistente e profumato. Colore chiaro, corrugato, questo modello ha il pregio di fumare sempre, anche in estate.
7. TOTEM: della famiglia dei MUNGIDI, ha le stesse caratteristiche del suo antenato. Colore testa di moro, liscio, molto più profumato.
8. ZEPPELIN: Famiglia dei MUNGIDI. La sua particolare grandezza lo pone in cima alla classifica. In alcuni casi si pianta nella tazza e non c’e’ verso di spezzarlo.
9. OMBRELLO: Trattasi di сасса pressoché liquida che fuoriesce ad ombrello. Odore sgradevole, può procurare bruciori.
10. OMBRELLO IMPERIALE: Quando non è del tutto liquida e la sua caduta nella tazza crea simpatiche fantasie di colori e forme.
11. OMBRELLO IN TEMPESTA: Consistente come quello IMPERIALE, è l’esatto opposto del BOERO: parte соn l’ombrello liquido per finire соn una sorta di meteoriti che agitano l’acqua della tazza provocando una vera e propria tempesta.
12. THRILLER: Si manifesta per lo più in coda sull’autostrada, colpisce prima la parte alta dello stomaco. Dopo innumerevoli rimescolamenti interni è pronta per l’espulsione. L’arrivo all’autogrill è un sogno. Accompagnata sempre da copiosa sudorazione spesso non dà il tempo necessario per le operazioni di sistemazione sulla tazza.
13. FULL METAL JACKET: Si capisce già dal primo stimolo: un cazzotto nello stomaco che lascia senza fiato. Di dimensioni enormi, forme spigolose. La totale fuoriuscita e’ spesso associata ad una piccola quantità di sangue. Lacrima obbligatoria. Psicologicamente liberatoria, ha in sè la stessa sensazione del parto. Spesso ci si affeziona al prodotto finale.
14. ALBANESE: Non ha particolarità ma viene fatta tra due macchine nell’estremo momento del bisogno.
15. RAMSES II: Quando viene “mummificata” l’asse per una igienica seduta.
16. CIRCO TOGNI: In assenza di asse ci si arrampica e si sta in equilibrio sulla tazza.
17. KL: Quando non si ha voglia di praticare il CIRCO TOGNI, ci si mette a uovo, соn performance degne di nota. Necessita il costante allenamento dei quadricipiti.
18. ROCCO SIFFREDI: Solo maschile: capita spesso di mattina quando coesistono erezione e stimolo della сасса: si pratica il KL ma seduti sull’asse per controbilanciare.
19. EDERA: Questo simpatico modello non si stacca mai. Bisogna essere allenatissimi nell’esercizio pubo-cocigeo per “tagliare” il parassita.
20. MAMBA NERO: Dimensioni piccolissime, colore nero, odore fortissimo.
21. BABY BOOM: Si manifesta dopo il cappuccino, ha l’odore della сасса dei poppanti, colore chiaro, consistenza media.
Rosaria e Ciro fanno una passeggiata al mare, si avvicina la sera, il sole sta per calare all’orizzonte e il tramonto abbronza il cielo, il mare e gli scogli. Ciro, preso da tanta poesia ha un attacco di romanticismo che gli riempie i corpi cavernosi. Piano piano inizia a prendere per mano Rosaria, poi le da’ un mezzo bacio. Da cosa nasce cosa e il Ciro appunta Rosaria ad uno scoglio un po’ infrattato e inizia a baciarla. Rosaria tutta trafelata:
“Ciro… Ciro… che fai?”. E Ciro continua imperterrito, lingua dietro gli orecchi, lingua sul collo, lingua sul seno, le alza la camicetta ed inizia a leccarla sull’ombelico. Al che lei tutta trafelata:
“Ciro, Ciro, che fai? Basta…”.
Ma lui continua e Rosaria non sa più che fare. Соn la mano libera tira fuori dalla borsetta il telefonino e chiama a casa mentre lui continua a leccargli l’ombelico. Drinnnnnn. “Mamma, MAMMMA… Ciro mi lecca l’ombelico, che faccio?”.
E la mamma:
- ” Mettiti i tacchi”.