Barzellette sui turisti e sui viaggi, Barzellette turista vacanze
Su un aereo viaggiano un uomo e sul sedile accanto un pappagallo. Passa la hostess che chiede cosa desiderino. Il pappagallo si rivolge all’hostess in modo volgare:
“Brutta sтrоnzа, рuттаnа, portami un whisky”. L’uomo seduto li’ accanto, molto timido, invece le chiede:
“Mi scusi, mi potrebbe per favore portare un caffe’?”. L’hostess e’ offesa a morte, ma preferisce subire e tacere e si dirige verso la cabina del comandante. Torna poco dopo соn un whisky, ma senza il caffe’. Il pappagallo beve, ma subito dopo ricomincia a sbraitare:
“Рuттаnа di una тrоiа! Ma che schifo di liquore m’hai portato. Ma va in malora e smettila di farti fоттеrе dal capitano e portamene un altro!”. Anche l’uomo timidamente chiede:
“Mi scusi, ma si e’ dimenticata il mio caffe’. Me lo potrebbe portare?”. L’hostess e’ inviperita, ma tace e torna nella cabina del comandante. Poco dopo ne esce соn un whisky, ma di nuovo senza il caffe’. Nuove imprecazioni del pappagallo, mentre anche il signore si inalbera:
“Ma, insomma, vecchia тrоiа, e’ due volte che ti chiedo un caffe’ e te ne dimentichi sempre. Sei proprio una рuттаnа!”. La hostess, offesa a morte, torna nella cabina del comandante. Poco dopo ne escono tre steward grandi e grossi che prendono il signore e il pappagallo e li sbattono a calci fuori dal portellone dell’aereo. Mentre stanno precipitando il pappagallo si rivolge all’uomo e gli dice:
“Certo che per uno che non sa volare, tu ne hai di fegato!”.
Si trovano in tre, italiani, su un treno diretto in Austria. Il primo attacca bottone, spiegando di essere proprietario di un mobilificio di Cantù, e di recarsi in Austria per arredare un lussuoso castello; il secondo dice di essere modenese, proprietario di un autosalone specializzato in auto d’epoca, e spiga che ne vende oltre 500 al mese; va in Austria a vedere un lotto di vecchie Porsche d’epoca da recuperare. Il terzo, candidamente, dichiara di essere di Milano, e di avere 15 milioni in contanti e due settimane di ferie, di avere saputo dell’esistenza di una casa di tolleranza nuovissima, e di voler usufruire dei servigi di una trentina di ragazze nuove. I tre chiacchierano del più e del meno, quando si avvicina la frontiera austriaca. Il primo, visibilmente turbato, confessa:
“Visto che siamo entrati in confidenza, prima di varcare il confine devo dirvi di avere davvero esagerato: io non sono proprietario di un mobilificio, sono un semplice falegna me e vado in Austria solo per vedere una partita di legno. Vi prego di scusare la mia bugia iniziale.” Il secondo non sa trattenere un sospiro, e si sbottona:
“Visto il clima di confidenza e sincerità che si è creato, anch’io devo confessare di avere mentito; non sono il proprietario di un autosalone di auto d’epoca, sono un semplice meccanico e vado in Austria a comprare un pezzo di ricambio per l’auto di un cliente. Davvero mi dispiace per aver raccontato la balla dell’autosalone.” Tutto rosso in faccia, anche il terzo decide di raccontare la verità:
“Ragazzi, siete stati sinceri соn me, alla fine, quindi anch’io devo confessare di averla sparata grossa: io non sono di Milano, sono di Cologno Monzese.”
Il Comm. Ambrogio Brambilla lascia la natia Milano per un periodo di vacanza in Costa Smeralda. Dopo aver sentito i vicini di ombrellone raccontarsi storie di caccia decide di non essere da meno e, presa la sua Mercedes 500 SL, si inerpica per i monti della Barbagia Ollolai. Ad un certo punto vede un pastore armato di doppietta, si accosta e gli chiede:
“Uela, dove l’e’ che si puo’ andare a caccia? Me lo affitta il fucile?”.
Il pastore lo guarda bene, capisce il tipo che e’ e gli risponde:
“Qui dappertutto puoi andare. Il fucile ti posso prestare. Ma le pecore non devi ammazzare” e gli indica il gregge di pecore. Allora il milanese, ben attento a non sparare alle pecore, si apposta in mezzo ai cespugli, sente un fruscio e… pum! Fa secca una capra. Visto che non era una pecora torna dal pastore e gli dice:
“Ue, te, che bestia l’e’ che l’hо preso? Ci ha le тетте molle, la barba e puzza da matti”.
“Maddonna, a mia moglie hai sparato!”
Un giorno tre amici partirono per una escursione, e all’improvviso si trovarono davanti a un grande torrente impetuoso.
Dovevano assolutamente passare dall’altra parte ma non avevano nessun’idea di come attraversarlo.
Uno dei tre si mise allora a pregare:
“Ti prego, mio Dio, dammi la forza di attraversare il torrente”.
E PUF! Dio gli donò due braccia robuste e due gambe potenti così che fu capace di attraversare il torrente a nuoto in due ore, ma per due volte fu sul punto di annegare.
Vedendo ciò, il secondo amico anche lui pregò Dio:
“Ti Prego, Signore, dammi la forza … e i mezzi per attraversare il torrente”.
PUF! Dio gli diede una scialuppa e dei remi соn cui poté attraversare il torrente in un’ora, ma per due volte fu sul punto di capovolgersi.
Il terzo compagno, forte delle esperienze degli altri due, decise anche lui di rivolgersi a Dio:
“Ti prego, o Dio, dammi la forza, i mezzi …. e l’intelligenza per attraversare il torrente”.
PUF! Dio lo tramutò in donna.
Lei verificò la cartina, camminò per circa 200 metri a monte e traversò il ponte.