Festivita’ Livello 1: I tuoi ospiti chiacchierano piacevolmente tra loro, ammirano gli addobbi del tuo albero di Natale e cantano canzoni attorno al pianoforte verticale sorseggiando i loro drink e sgranocchiando gli antipasti.
Festivita’ Livello 2: I tuoi ospiti parlano ad alta voce — talvolta tra loro, e talvolta a nessuno –, risistemano gli addobbi del tuo albero di Natale e cantano “I Gotta Be Me” attorno al pianoforte verticale trangugiando i loro drink e divorando gli antipasti.
Festivita’ Livello 3: I tuoi ospiti discutono violentemente соn oggetti inanimati e cantano “I can’t get no satisfaction” trangugiando i drink degli altri, divorando gli addobbi dell’albero di Natale ed infilando gli antipasti nel pianoforte verticale per vedere cosa succede quando i martelletti battono.
Festivita’ Livello 4: I tuoi ospiti, соn i corpi nudi cosparsi di antipasti, eseguono una danza rituale attorno all’albero di Natale, che sta bruciando. Il pianoforte e’ sparito. Tu vuoi mantenere la tua festa nell’intorno del livello 3, a meno che tu non dia in affitto la casa e le sue lingue di fuoco, caso in cui puoi arrivare al livello 4. Il miglior modo per arrivare al livello 3 e’ spararsi un cocktail a base di birra e uova. (Tale cocktail si chiama “egg-nog”, ed esiste davvero!)
Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe, prima della lezione, ed aveva davanti a se’ alcuni oggetti. Quando la lezione cominciò, senza proferire parola, il professore prese un grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì соn delle rocce di 5/6 cm di diametro. Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi annuirono. Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li versò nel vaso di maionese, scuotendolo appena. I sassolini, ovviamente, rotolarono negli spazi vuoti fra le rocce. Il professore quindi chiese ancora se il vaso ora fosse pieno, ed essi furono d’accordo. Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore prese una scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni spazio vuoto. “Ora”, disse il professore, “voglio che voi riconosciate che questa è la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti – la famiglia, il partner, la salute, i figli – anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, l’auto. La sabbia rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima соn la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. Lo stesso è per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti. Stabilite le vostre priorità, il resto è solo sabbia!”. Dopo queste parole… uno studente si alzò e prese il vaso contenente rocce, sassolini e sabbia, che tutti consideravano pieno, e comincio a versagli dentro un bicchiere di birra. Ovviamente la birra si infilò nei rimanenti spazi vuoti, e riempì veramente il vaso fino all’orlo. La morale di questa storia è: Non importa quanto piena è la vostra vita, c’è sempre spazio per una BIRRA!!!
Uno dei candidati ai Darwin Awards nel 1997 fu un uomo che, dopo aver litigato соn la fidanzata, sali’ in cima ad un pilone dell’energia elettrica nel Connecticut, соn 6 piccole lattine di birra. Dopo aver svuotato 5 lattine, a 20 metri del suolo provò il bisogno di svuotare la sua vescica, ma non avendo voglia di scendere, decise di farlo sul posto. Come si sa l’elettricità, soprattutto соn le linee di 115 000 volt, non richiede che si tocchino i fili per essere fulminati. Per di più l’urina e’ un eccellente conduttore di elettricità. Pertanto non appena l’uomo cominciò ad urinare, l’elettricità risalì lungo lo zampillo fino agli organi genitali e lo fece cadere dal suo pilone. Avendo notato un abbassamento momentaneo di tensione sulla linea, la compagnia elettrica inviò sul posto un operaio. Arrivato sul luogo, questi trovò un uomo morto ai piedi del pilone, col fumo che usciva dalla sua patta aperta ed in alto una piccola lattina di birra.
Un nero tutto contento entra in un bar e urla:
“offro da bere a tutti”. Nel mentre che volano bicchieri da tutte le parti, il barman gli chiede il motivo della festa e il nero esclama tutto contento:
“Ieri sono diventato padre, di un figlio che alla nascita pesava nientemeno che 20 chili!!”. Tutti nel bar a urlare:
“Evviva”, “wow”, “complimenti”, ecc… e passano la serata a ubriacarsi a spese del nero. Dopo qualche giorno il nero ritorna al bar, si avvicina mestamente al banco e ordina una mezza birra. Il barman:
“Non mi sembri tanto contento oggi, che è successo?”. Il nero:
“Mah, oggi hо pesato il вiмво, solo 10 Kg….”. Il barman:
“Caspita, che è successo, ha preso qualche malattia? Non si sente bene? Come ha fatto a perdere 10 Kg in pochi giorni?”. Il nero:
“No, non è malato, è che ieri l’abbiamo circonciso…”
(1) L’uomo vero sfoggia pettorali da lavoro nei campi, e si vanta di non aver mai fatto nemmeno un’ora di palestra.
(2) L’uomo vero riesce ad aprire una birra in almeno 5 modi diversi.
(3) L’uomo vero conosce tutte le barzellette indecenti in circolazione, e lo dimostra sempre nel momento sbagliato.
(4) L’uomo vero riesce a correre соn in mano una birra, senza che questa diventi una molotoff di spuma.
(5) L’uomo vero riesce a farsi due tipe nella stessa sera, alla stessa festa, a distanza di 10 metri l’una dall’altra. E il giorno dopo lo racconta a chiunque incontri.
(6) L’uomo vero lavora all’aperto e sfoggia соn evidente pavoneggeria vanesia la sua abbronzatura.
(7) L’uomo vero crede nel calcio come in una religione, se perde una partita, trucida la famiglia e poi si suicida. (in mancanza di famiglia fa una strage di vicini di casa)
(8) L’uomo vero esprime la sua veridicità, deflagrando gas di varia natura da ogni tipo di orifizio egli possieda.
(9) L’uomo vero mostra le chiappe alle auto di turisti stranieri che sorpassa in autostrada.
(10) L’uomo vero “Ha da puzzà!”, come diceva un esimio esponente della categoria. (Ravanelli-Mai dire gol)
(11) L’uomo vero, quando va al сеssо ubblico, piscia ovunque fuorché nel buco giusto.
(12) L’uomo vero si annusa le ascelle in pubblico.
(13) L’uomo vero non dice mai ti amo, al massimo risponde соn un secco “anch’io”.
(14) L’uomo vero si gratta lo scroto mentre parla соn una donna.