In una scuola elementare siciliana, mentre la maestra spiega la lezione, si alza dal primo banco un alunno di nome Salvatore e dice alla maestra:
“SIGNORA MAESTRA, MI FUTTIRONO A’PINNA!”.
La maestra risponde a salvatore:
“SALVATORE, NON SI DICE MI FUTTIRONO A’PINNA, MA.. A ME HANNO RUBATO LA PENNA, A TE HANNO RUBATO LA PENNA, A NOI HANNO RUBATO LE PENNE ETC.. ETC.. ETC..!”
Salvatore, lì per lì rimane un attimo senza parole, poi, dopo una diecina di minuti interrompe nuovamente la lezione e dice alla maestra:
“SIGNORA MAESTRA,VULISSI SAPERE NA’COSA: MA QUANTO МINСНIА DI PINNE SI FUTTIRONO HAA!!!”
In una classe dove si insegna morale e buone maniere, l'insegnante dice agli allievi:
- Paolo, se stai facendo la corte ad una giovane fanciulla di buona famiglia, molto bene educata, durante una cenetta intima e hai bisogno di andare in bagno, che diresti?
- Aspettami un secondo, vado a рisсiаrе.
- Questo sarebbe molto grossolano e maleducato da parte tua.
Vittorio, tu come diresti?
- Scusa ma devo andare alla toilette, torno subito.
- Questo va già meglio, ma è comunque sgradevole menzionare la toilette durante il pasto.
E tu, Giovanni, saresti capace di usare la tua intelligenza per dimostrare le tue buone maniere?
- Io direi:
'Mi scuso mia cara, mi assento un''attimo per tendere la mano a un amico intimo che spero di poterti presentare dopo cena...'