Toni e’ fidanzato da anni соn Santuzza, ma non la sposa adducendo come scusa il poco denaro.
Va spesso a casa sua, ma lei non gliela vuole dare prima delle nozze su consiglio della madre:
- ‘Se cedi alle sue richieste non ti sposera’ mai’.
Toni non riesce a far fronte a questo periodo di digiuno, finche’ un giorno mentre si trova sull’aia della sua azienda agricola, vede una bella capra che pascola tranquilla.
Allora le va dietro, si slaccia i pantaloni e infila la povera capra.
Questa, sentendo quella cosa dietro stringe il сulо e inizia a correre соn Toni che urla dal dolore per la stretta inaspettata.
Toni, per non rimetterci tutto, si aggrappa alle corna e соn un urlo si fa portare a ‘spasso’ dalla capra.
Questa correndo va verso la casa della morosa.
Qui la suocera udendo le urla sbircia dalla finestra e vede una cosa bassa che corre alzando un polverone, riconosce Toni, chiama la figlia e le dice:
- ‘Guarda! I soldi per sposarti mai li trovo’, ma per la moto соn i manubri bassi hai visto che li ha trovati?’
Un cacciatore muore e va in cielo. Dio, per punirlo dei delitti venatori, lo rimanda sulla terra соn le sembianze di una lepre. Un giorno, si ritrova davanti a un cacciatore che sta per impallinarlo:
“Non mi spari, la scongiuro! So che lei non mi credera’, ma io, prima, non ero una lepre, come ora mi vede, ma un cacciatore come lei!”. Il cacciatore lo guarda e, puntandogli la canna del fucile tra gli occhi, dice:
“No, no, guardi che io le credo, per davvero! Il problema e che io, prima, ero una lepre”.