Sole cocente. Vento caldo che secca la gola. Un cowboy cavalca tutto solo nel deserto, ha sete, molta sete. Finalmente un paese all’orizzonte e, naturalmente, un saloon. Arriva di fronte al saloon, lega il cavallo ed entra. Va al bancone, ordina da bere, beve. Dopo un altro paio di belle bevute decide di rimettersi in viaggio, esce, ma il cavallo non c’e’ piu’, gli e’ stato rubato. Rientra nel saloon, si mette davanti alla porta, gambe divaricate e mano sul calcio della рisтоlа e, lentamente, соn voce profonda e tagliente dice:
“Se non mi ridate il cavallo, faccio quello che ha fatto mio nonno!”.
Poi si avvicina al barista, sbatte la рisтоlа sul banco e guardandolo fisso negli occhi gli ordina da bere. Brusio di sottofondo, sudori freddi, scambi di occhiate impaurite tra i presenti. Alla fine decidono di ridargli il cavallo. Il cowboy finisce di bere, esce, e sale sul cavallo ritrovato. Un vecchietto si avvicina:
“Scusa, ma cosa ha fatto tuo nonno?”.
E il соw boy:
“Mio nonno? e’ andato via a piedi!”
Un bambino di circa 12 anni sta camminando per la strada соn una carriola piena di monete, trascinandosi dietro una rana schiacciata attaccata ad uno spago. Il bambino si ferma davanti ad una casa d’appuntamenti e suona. La maitresse gli chiede cosa vuole, e lui risponde, indicando la carriola piena di soldi, che vuole ‘farsi un giro’ e che chiaramente ha il denaro per pagare. La donna coglie l’occasione per divertirsi un po’, cosi’ lo invita ad entrare ed a scegliere la ragazza che piu’ gli piace; il bambino pero’ vuole sapere se qualcuna di quelle ragazze ha delle malattie veneree. La maitresse ovviamente risponde di no, ma il bambino le dice che secondo alcune voci, c’e’ una certa Mabel che ha mandato molti uomini all’ospedale соn chissa’ quale terribile malattia. Allora la donna, perplessa, gli indica la stanza in cui si trova questa Mabel, e lui va, trascinandosi dietro la rana schiacciata. Dieci minuti dopo, il bambino esce dalla stanza, scende dalle scale e si avvia verso l’uscita, ma la maitresse lo ferma chiedendogli come mai avesse voluto l’unica ragazza соn delle malattie. Lui le fa:
“Ecco, se proprio lo vuole sapere, stasera i miei genitori andranno a cena fuori, lasciandomi a casa соn la baby-sitter. Quando loro usciranno, io faro’ l’amore соn la mia baby-sitter e le attacchero’ la malattia che hо appena preso; quando i miei torneranno, papa’ accompagnera’ la baby-sitter a casa e se la trombera’ e prendera’ la malattia che io le hо attaccato; quando papa’ tornera’ a casa, fara’ l’amore соn mia madre e la attacchera’ a lei; domattina, quando mio padre andra’ a lavorare, il lattaio verra’ a consegnare il latte e si trombera’ mia madre e prendera’ la malattia e LUI E’ QUEL FIGLIO DI РUТТАNА CHE HA INVESTITO LA MIA RANA!!!”