Sul letto di morte, all’ospedale. Lui le tiene la fragile e fredda mano, pregando, соn le lacrime agli occhi. Lei muove appena le sue pallide labbra, mentre le parole paiono un lungo sospiro:
“Tesoro…”.
“Shhh, non dire nulla, devi riposare”. Lei, соn voce stanca, insiste:
“Amore mio, prima di morire ti devo confessare una cosa…”.
“Non c’e’ nulla da confessare, riposa adesso”.
“No, no, devo morire in pace соn la mia coscienza. Vedi, sono andata a letto соn tuo padre, соn tuo fratello e col tuo migliore amico”.
“Si, lo so…” risponde lui “…per questo ti hо avvelenato”.
Due giovani fidanzatini sono entrambi “ingenui” in fatto di sesso. Il ragazzo sentendo però degli impulsi fa alla fidanzata:
“Amore, ti prego, fammela toccare!”.
“No caro, solo quando saremo sposati!”.
“Ma dai, ma cosa ti costa? La voglio solo toccare!”.
“Ti hо detto di no! Una volta sposati potrai fare quello che ti pare!”.
“Almeno fammela vedere!”.
“Che fai, non ci senti? Devi aspettare il giorno del matrimonio!”.
“Eh su! La voglio solo vedere…”.
La ragazza impietosita, sapendo di doverla solo far vedere, acconsente. Il fidanzato, tutto un fremito, le alza la gonna, le abbassa le mutandine, gliela guarda, la annusa e preoccupato fa:
“SNIFF… SNIFF… che dici, ci arriva fino al giorno del matrimonio?”
Un uomo e una donna si conoscono, si piacciono e dopo un po’ si innamorano; quindi, decidono di sposarsi.
La prima notte di nozze, nel letto della camera matrimoniale di uno splendido hotel, lei gli dice:
“Ti prego caro, trattami соn delicatezza… sai, sono ancora vergine!”.
E lui strabiliato:
“Ma come è possibile?!, sei stata sposata tre volte!”.
E lei:
“Beh, sai, il mio primo marito era uno psicologo, e l’unica cosa che voleva fare era parlarne. Il mio secondo marito era un ginecologo, e l’unica cosa che voleva fare era guardarla. Il mio terzo marito era un collezionista di francobolli…
Dio mio, sapessi quanto mi manca…”.