Il leone, re della foresta, va in giro per la savana. Vede una zebra, la rincorre, la raggiunge e le sibila соn tono da essere superiore:
“Dimmi Zebra, chi e’ il re della foresta?”. E la zebra соn un filo di fiato e tutta tremante:
“Sei tu mio sire”. E il leone соn tono da essere superiore:
“Va bene Zebra, va pure, la tua fede ti ha salvato”. Il leone riprende la sua passeggiata finche’ non vede una gazzella; la rincorre, la raggiunge e le sibila:
“Dimmi gazzella, chi e’ il re della foresta?”. E la Gazzella, соn un filo di voce e tremando gli risponde:
“Maesta’, sei tu il mio signore”. E il leone sempre соn tono da essere superiore:
“Va bene Gazzella, va pure, il tuo re ti fa grazia della vita”. Il leone riprende la sua passeggiata finche’ arriva al fiume dove incontra l’elefante; gli si para davanti e gli fa:
“Dimmi elefante, chi e’ il re della foresta?”. L’elefante, evidentemente infastidito, lo guarda dall’alto in basso, poi lo afferra соn la proboscide e lo scaglia lontano. Il leone si rialza e, zoppicando, gli si rifa sotto e gli grida соn tono alterato:
“Dimmi elefante, chi e’ il re della foresta?”. L’elefante si gira di scatto, lo afferra соn la proboscide, e lo scaglia ancora piu’ lontano. Il leone riesce, sempre piu’ a fatica, a rialzarsi соn una zampa rotta e qualche costola incrinata, ma si rifa sotto all’elefante e gli grida:
“Elefante, ma se non ti ricordi, e’ inutile che ti incazzi tanto!!!”.

Un vecchio postino sta facendo il giro della consegna della posta e insegna la zona al postino giovane che presto prendera’ il suo posto. Mentre insieme consegnano la posta, il vecchio spiega le varie indicazioni:
“Qua sta Toni, là sta Nane, lassù sta la Rosetta, che non cammina e la posta bisogna portarla sopra le scale”, e cosi via. Continuando nel tragitto a un certo punto si trovano su una strada di campagna, davanti a un imponente cancello in ferro battuto. Vista la curiosità del giovane, il vecchio gli dice:
“E questa e’ cosa da ricchi, sono dei possidenti inglesi, che abitano nella villa, ma a te non interessa, la cassetta della posta è sulla colonna a destra”. Passato il periodo d’apprendistato, il giovane postino fa il solito tragitto, e ogni volta che si trova davanti al cancello della villa la sua curiosità aumenta. Un bel giorno, passando davanti, si accorge che il cancello è aperto e senza pensarci nea nche un istante lo attraversa соn il motorino a piena velocità. Attraversa il km di parco соn fontane e aiuole, fino a quando si trova davanti l’immensa villa, talmente grande da dover girare la testa per vederla tutta. Nel mentre è lì estasiato, sente un ringhio alle spalle; voltandosi si accorge che dietro di lui c’è un incrocio tra rottweiler, Mastino e quant’altro, che соn la bava alla bocca e tutti i denti in mostra avanza minaccioso. Mentre si trova in questa situazione, si apre una finestra della villa e una signora соn spiccato accento inglese gli dice:
“Non si preoccupi, è un cucciolone, un giocherellone, basta che gli dia un calcio alle раllе e lui gioca”. Il postino, terrorizzato, chiede conferma alla signora:
“Ma ne è sicura???”.
“Sì, sì, è un giocherellone, dia un calcio alle раllе e lui gioca”. Abbastanza dubbioso il postino aggira lentamente la belva e соn forza gli rifila un calcio nelle раllе, facendola urlare dal dolore. A quel punto la signora urla dal balcone:
“Non quelle, quelle sul prato…”.