Il giovane Peter, che divide l'appartamento соn un amico, invita a cena sua mamma.
Durante la cena la mamma non può fare a meno di notare quanto l'amico соn cui suo figlio divide l'alloggio sia veramente un bellissimo ragazzo, molto curato.
Nota poi come la stanza del figlio sia molto grande e spaziosa, соn un letto matrimoniale, mentre la stanza dell'amico sia più piccola, соn un letto singolo.
La mamma, cui questa convivenza ha gia' fatto nascere dei sospetti, osserva соn molta attenzione tutti gli sguardi e i movimenti per cercare un minimo supporto ai suoi sospetti.
Come se Peter capisse i suoi pensieri ad un certo punto se ne esce:
'Mamma, capisco a cosa pensi, ma ti assicuro che io e Simon siamo solo compagni di alloggio e niente più.
La cena quindi prosegue normalmente e la mamma se ne va ringraziando entrambi.
Dopo qualche giorno Simon dice 'Senti Peter, io non voglio accusare nessuno, ma dalla sera che tua madre e' venuta a cena non trovo più la padella per le bistecche.
Mi vergogno un po' a chiedertelo, ma pensi che tua madre possa averla presa??'
'Questo non lo so proprio. Pero' facciamo una cosa: chiediamoglielo'.
Detto questo si accomoda alla scrivania, accende il computer e prepara una e-mail per la mamma.
'Cara mamma, io NON DICO che tu abbia inavvertitamente preso la nostra padella per le bistecche, ma da quando sei venuta tu a cena non la troviamo piu'. Puoi aiutarci?'
Dopo pochi minuti la mamma risponde:
'Caro Peter, io NON DICO che tu e Simon siete due riссhiоni, ma se lui avesse dormito nel suo letto avrebbe già trovato la padella!!!!'

Lettera di una studentessa alla famiglia:
Cara Mamma, caro papa’, sono ormai tre mesi che sono ritornata all’universita’ e non hо ancora trovato il tempo per scrivervi.
Mi scuso per avervi trascurato ma ora vi voglio raccontare tutto.
Prima di leggere, pero’, sedetevi; mi raccomando non continuate a leggere prima di esservi messi seduti, d’accordo? Ora sto abbastanza bene.
La frattura ed il trauma cranico che mi sono provocata saltando dalla finestra del dormitorio in fiamme, poco dopo il mio arrivo, sono ormai quasi guariti.
Sono restata all’ospedale solo 2 settimane e la vista mi e’ ritornata quasi normale.
Anche le forti emicranie che mi colpivano in continuazione non le hо piu’ che una volta alla settimana.
Fortunatamente il garzone del benzinaio che e’ in fondo alla strada aveva visto tutto.
E’ lui che ha avvisato i pompieri e chiamato l’ambulanza.
E’ anche venuto spesso a trovarmi all’ospedale e, poiche’ dopo l’incendio non sapevo dove alloggiare, e’ stato cosi’ gentile da propormi di andare ad abitare da lui.
In realta’ non e’ che una cameretta in un sottoscala ma e’ piuttosto carina.
Lui e’ un ragazzo formidabile e ci siamo subito innamorati.
Abbiamo deciso di sposarci: non abbiamo ancora fissato la data ma lo faremo di sicuro prima che il mio pancione cominci a vedersi.
E si cari genitori, sono incinta.
Io so bene a qual punto voi eravate ansiosi di diventare nonni e sono sicura che accoglierete questo bambino соn tutto l’amore e la tenerezza che mi avete riservato quando ero piccola.
La sola cosa che ritarda la nostra unione e’ la piccola infezione che ha il mio fidanzato e che ci impedisce di effettuare le analisi pre-nuziali.
Anche io, scioccamente, mi sono fatta contagiare ma tutto si risolvera’ presto соn le iniezioni di penicillina che faccio ogni giorno.
So bene che accoglierete questo ragazzo a braccia aperte nella nostra famiglia.
E’ una persona molto gentile e, sebbene non abbia fatto molti studi, e’ molto ambizioso.
Anche se non e’ della nostra stessa razza e religione, conoscendo la vostra larghezza di idee sono certa che non darete alcuna importanza al fatto che la sua pelle sia un po’ piu’ scura della nostra.
Sono sicura che lo amerete come io lo amo.
Anche i suoi genitori sono della gente per bene: sembra che suo padre sia un famoso mercenario nel villaggio africano dove e’ nato.
Bene, ora che avete letto tutto, dovete sapere che non c’e’ stato alcun incendio al dormitorio, non hо avuto ne' frattura cranica ne' commozione cerebrale, non sono andata all’ospedale, non sono incinta, non sono fidanzata, non hо la sifilide e non ci sono uomini dalla pelle scura nella mia vita.
E’ solo che sono stata bocciata in storia e filosofia e in questa occasione mi e’ sembrato opportuno aiutavi a riflettere sulla relativita’ delle cose.
Vi saluto e vi abbraccio forte forte.