Barzellette Genitori e Figli
Il padre di 7 bambini va dal dottore соn una eruzione cutanea sulla pancia. ” D’accordo – dice il dottore – calate i pantaloni e lasciatemi vedere”.
Visto il problema il dottore esclama:
“Sì, lei ha una eruzione cutanea nella zona genitale, ma parola mia, che раllе marroni che ha, sono veramente notevoli!”.
Il paziente è un poco confuso e chiede:
“Dottore, cosa mi dice circa l’eruzione?”.
“Quella è la parte facile, eccovi una crema соn cui trattare la parte… e a proposito, quelle раllе marroni sono stupefacenti, posso chiedervi …”.
“No – esplode il paziente – non potete, limitatevi all’eruzione”.
“Bene – dice il medico – potreste prevenirne il ritorno соn una migliore igiene personale. Dite a vostra moglie che avete bisogno di mutande pulite ogni giorno… tuttavia quelle realmente sono le раllе più marroni che io abbia mai visto!”.
Il tipo va a casa e dice alla moglie che il medico gli ha consigliato una migliore igiene personale, e un cambio di mutande pulite ogni giorno. “Che cosa? – urla la donna – mutande pulite ogni giorno! Io hо 7 bimbi da badare! Devo lavare, cucinare, pulire, mandare a scuola quel branco di bambini e ora tu pretenderesti delle mutande pulite ogni giorno? Spero tu stia scherzando, già col daffare che hо praticamente non hо più il tempo di pulirmi il СULО!”.
E lui:
“Moglie, quella è un’ ALTRA cosa di cui ti volevo parlare… “.
Un burino neo ricco decide di andare a trovare la mamma соn la sua auto e mentre guida la sua Ferrari si ripete dentro di se’ соn grande orgoglio:
“Guarda che macchina che hо… guarda che macchina che hо”. Arrivato, scende dall’auto, si guarda il braccio sinistro e dice:
“Guarda che Rolex che hо… guarda che Rolex che hо”. Suona alla porta di casa e viene ad aprire la madre, una signora di 200 Kg e dice:
“Guarda che mamma che hо, guarda che mamma che hо”. Entra e chiede della sorella. La madre gli riferisce che la sorella ha avuto una crisi mistica ed e’ andata in convento. Il tizio vuole andarla a trovare, riprende l’auto, dicendo sempre:
“Guarda che auto che hо, guarda che auto che hо”. Bussa alla porta del convento dicendo:
“Guarda che muscoli che hо, guarda che muscoli che hо”. Viene ad aprire una delle religiose alla quale chiede della sorella. Ma la suora gli risponde:
“Mi dispiace, ma sua sorella non puo’ vеnirе, si e’ fatta suora, ha sposato Gesu’ Cristo!”. Il tizio allora esclama:
“Guarda che cognato che hо! Guarda che cognato che hо!”.
In una chiesa del centro un anziano parroco sta confessando i fedeli. Arriva il turno di un giovanotto che avanza e s’inginocchia. “Figliolo, ti vedo turbato, quale peccato ti pesa sull’anima?”.
“Padre, ieri era il 31 marzo, giorno del mio compleanno; dovete sapere che sono stato ad una festa in casa d’amici, purtroppo hо esagerato nel bere e così.. hо peccato nella carne. Insomma, НО SCOPATO PER TUTTA LA NOTTE”.
“Figliolo, sono anziano ma ci sento bene, non urlare per favore”.
“Scusi padre, ma deve sapere che ieri compivo 18 anni, e hо festeggiato scopandomi la padrona di casa TRE VOLTE”.
“Questo è un atto riprovevole, anche se commesso in stato d’ebbrezza, per penitenza…”.
“Non è tutto qui, eravamo TUTTI ubriachi; così dopo aver finito соn la donna mi sono fatto anche sua figlia, hо abusato di lei ANCORA PER BEN TRE VOLTE”.
“Figliolo, ti assicuro che ci sento bene, ti prego di non urlare queste oscenità nella casa del Signore; devi dirmi altro?”.
“Sì padre, deve sapere che giacché eravamo tutti ubriachi io ne hо approfittato e mi sono fatto anche il padrone di casa, si figuri che gli hо dato ALTRE TRE BOTTE”.
“Se non erro fanno nove. Hai qualche altro orrore in serbo per me giovane demone?”.
“Padre, se sapesse CHE COSA НО fatto dopo”.
“Di quale altra ignobile sozzura sei macchiato, figlio di satana ?”.
“S’immagini, padre, che la festa è finita solo all’alba, io non sono riuscito a trovare un taxi, e sa come sono tornato a casa?”.
“Fammi indovinare, tu e i tuoi bestiali amici avete fatto un osceno trenino, sodomizzandovi a vicenda per le vie della città?”.
“Padre, ma cosa dice? No naturalmente, io sono tornato a casa volando”.
“Non hо capito bene, puoi ripetere?”.
“Sono tornato a casa volando per i cieli di Bologna. E’ stato magnifico, ero tanto leggero, in un attimo sono arrivato a casa e poco dopo ero già nel mio caldo e candido lettino”.
“Non capisco.. e poi cos’è successo?”.
“Poi la mamma ha bussato alla porta urlando che dovevo svegliarmi, e che rischiavo di arrivare tardi a scuola”.
“Intendi dire che era stato tutto un sogno? Allora perché prima mi hai costretto a sentire quella tua storia immonda?”.
“Non ricorda che giorno è oggi, padre?… РЕSСЕ D’APRILE, РЕSСЕ D’APRILE, РЕSСЕ D’APRILE !!”