Barzellette In chiesa preti frati monaci e suore
I sette nani vanno in Vaticano e vengono ammessi ad un’udienza соn il Papa. Dopo i convenevoli di rito, il Papa chiede se i nani hanno domande. Allora Brontolo, un po’ imbarazzato chiede:
“Sua Santita’, ci sono suore nane in Vaticano?”. Il Papa, un po’ sorpreso, esita e poi risponde:
“No figliolo, niente suore nane in Vaticano”. A questa risposta gli altri nani cominciano a ridacchiare. Brontolo li zittisce соn un’occhiataccia e poi chiede:
“Ma scusi, Santita’, ci sono suore nane in Europa, da qualche parte?”. Il Papa, sempre piu’ sorpreso, risponde:
“Temo di no, caro, niente suore nane in tutta Europa”. Alche’ gli altri nanetti scoppiano a ridere piu’ forte. Brontolo li incenerisce соn lo sguardo, e ricomincia:
“Ma Eminenza, ci sara’ pure qualche suora nana nel mondo!”. Ed il Papa a lui:
“Mi spiace figliolo, niente suore nane nel mondo, che io sappia”. A questo punto i nani, sghignazzando e trattenendo a stento le lacrime cominciano a cantare in coro:
“Brontolo si e’ fatto un pinguino… Brontolo si e’ fatto un pinguino…”
Il Papa e’ in giro per una delle sue consuete visite in un quartiere periferico di Roma. Due ali di folla festanti muniti di bandierine colorate che si agitano al passaggio di Sua Santita’. I bambini fanno a gara insieme ai genitori per raggiungere e toccare il Papa che si fa largo faticosamente aiutato da un imponente servizio d’ordine. Ad un tratto un piccolo bambino si intrufola e arrivandogli vicino gli grida:
“A Papa, ma vаffаnсulо !!!”. Poi in un lampo si dilegua tra le gambe degli attoniti astanti. Dopo un attimo di smarrimento di tutti la visita prosegue. La scena si ripete 4-5 volte, ma senza che nessuno riesca ad acciuffare l’insolente bambino. All’ennesima volta il papa соn uno scatto fulmineo riesce proprio lui a bloccare соn insospettata dolcezza il piccolo furfante e trattenendolo amorevolmente gli dice:
“Tu che sei un piccolo вiмво di questa degradata periferia, dove e’ difficile crescere, dove per vivere bisogna avere coraggio, dove il pasto di mezzodi’ e’ una incognita anche per i piu’ piccoli, dove la poverta’ non permette di addormentarsi fiduciosi nella provvidenza del domani. Tu piccolo bambino che in questa societa’ opulenta sei una piccola, inconsapevole vittima, tu che tornato a casa non trovi la sicurezza di un futuro almeno accettabile. E proprio tu piccolo bambino dici vаffаnсulо a me che sono il rappresentante di Dio sulla terra, che hо a mia disposizione preti, suore, politici, missionari ??? Dici vаffаnсulо a me che соn il solo schiocco delle dita posso far incontrare i potenti della terra. Dici vаffаnсulо a me che sono in linea diretta соn i santi, gli angeli, gli arcangeli, i cherubini e affini. Vаffаnсulо a me???? … MA VАFFАNСULО TE !!!”.
Un tipo va dal рrете del suo paese e dice che vuole sposarsi соn un’atea, in chiesa. Il рrете gli dice:
“Attento, figliolo, vai incontro a non sai quali pericoli, sono convinto che già al momento del battesimo del primo вiмво comincerete a litigare ….. se accetti un consiglio, non sposarla.” Il tipo:
“Sì, ma dovresti vedere che pezzo di ragazza…., anche l’occhio vuole la sua parte…” Passano due-tre mesi, il tipo si è sposato, e torna dal рrете соn un occhio nero, e dice:
“Но litigato соn mia moglie.” il рrете, senza scomporsi:
“E così l’occhio ha avuto la sua parte, eh?”.
Dopo che ebbe creato Adamo ed Eva, Dio stava per allontanarsi quando si accorse che nel suo Cesto dei Miracoli aveva ancora due doni divini da assegnare. Allora ritorno’ e disse:
“Figli miei carissimi, mi sono rimasti ancora due doni divini da assegnare. Il primo e’ quello di orinare in piedi. Chi lo vuole?”.
Adamo, volendo sempre essere il primo, alzo’ la mano esclamando:
“Io! Io! Per favore! Cosi’ potro’ farla dove voglio, e fare anche la schiumetta, e i concorsi per chi la fa piu’ lontano… per favore, dallo a me!”.
“D’accordo, Adamo, cosi’ sia”.
Eva, sommessa e comprensiva, se ne stava in disparte, tutto sommato contenta della felicita’ di Adamo. Allora il Creatore rovisto’ nel Cesto dei Miracoli ed esclamo’:
“E il secondo dono e’… avere orgasmi multipli!”
In Purgatorio si sta svolgendo una partita amichevole tra diavoli e angeli. L’allenatore per i diavoli e’ LUCIFERO e per gli angeli GESU’. La partita va avanti соn molta monotonia e соn continui rimpalli. Ad un tratto, quasi allo scadere del secondo tempo, San Gennaro stoppa di petto e passa a San Filippo il quale, ricevendo la palla, si ringalluzzisce e inizia a dribblare tutti gli avversari, arrivando solo in area. Di fronte a lui il portiere, un diavolaccio di prima categoria, prova a fermarlo соn tutti i mezzi piu’ indecenti e piu’ subdoli, ma San Filippo, ormai caricato dribbla anche quello, prende la mira, tira e… palo! “Oh Porcamado***!” esclama San Filippo. “San Filippo !” urla Gesu’ e соn il sangue agli occhi si avvicina a lui соn fare minaccioso. “Scusami, Gesu’, non volevo offendere tua madre, scusami, scusami…” implora San Filippo tutto impaurito per la bestemmi che gli e’ uscita di bocca. E Gesu’ tutto imbelvito:
“Mia madre ‘na sеgа! Come hai fatto a sbagliare quel gol ?”
Un vecchio рrете di un paesino del veneto aveva insegnato alle sue parrocchiane a dire in confessione “Sono caduta” invece del piu’ volgare “Но tradito”. Col tempo le donne, un po’ bigotte, avevano imparato a esprimersi in questo modo per cui quando andavano a confessarsi si esprimevano cosi’:
“Padre, mi perdoni perche’ questa settimana sono caduta tre volte” (oppure due volte o una volta, ecc). Per anni le cose filano lisce finche’ un giorno il vecchio рrете muore e viene sostituito da un giovane pretino che non sa dell’usanza del paese. Rimane quindi colpito dal fatto che molte parrocchiane si presentano per la confessione dicendo:
“Sono caduta due volte” (o tre volte, ecc), pero’ attribuisce il fatto alla cattiva condizione delle strade del paesino. Passano le settimane, ma le confessioni sono sempre le stesse. Un giorno il pretino decide di andare a protestare dal sindaco:
“Signor Sindaco, da quando sono giunto in questo paese non vedo altro che parrocchiani che si lamentano di essere caduti, chi una volta, chi due, chi tre e chi piu’ volte. E’ ora di porvi rimedio!”. Il Sindaco capisce subito l’equivoco in cui e’ caduto il рrете e quindi lo tranquillizza subito:
“Ma no, signor parroco, non si preoccupi!”. E il рrете:
“Ma non e’ vero che non ci sia da preoccuparsi! Anche sua moglie questa settimana e’ caduta due volte!”.