Barzellette In chiesa preti frati monaci e suore
Al confessionale si presenta una giovane e bella fanciulla:
“Padre, hо peccato. Ieri hо tradito il mio compagno col suo migliore amico… io credevo di amare il mio uomo, ma quando mi sono trovata sola col suo amico non hо resistito… sa, sono tanto volatile!”.
“Volubile, figliola, volubile”.
“Ma non è finita! Poi è venuto l’elettricista per delle riparazioni, e io…. io non hо potuto resistere!! Io sono convinta di amare il mio ragazzo, ma ci sono delle volte che non so, perdo la testa per qualcun’altro… sa, padre, io sono tanto volatile…”.
“Volubile, figliola, volubile”.
“Vede, padre, c’è dell’altro…. poi sono andata a lezione di tennis, e cosa vuole, eravamo io e l’istruttore, soli, nel silenzio del campo sportivo ormai deserto, al tramonto…. che vuole farci, io sono tanto vol… com’è la parola, padre?”.
“Тrоiа, figliola, тrоiа”.
Un tizio al rientro a casa apre la porta della camera da letto e vede la moglie messa alla ресоrinа sul letto e il diavolo dietro di lei che la sta scopando. “Oh, mio Dio, che cosa sta succedendo, e’ proprio Satana che scopa mia moglie!!”. La moglie lo implora:
“Ti prego, aiutami, fai qualche cosa”. Ma il Diavolo, imperturbabile, continua la sua cavalcata:
“Op, op, op, op, op…”. Il marito corre al telefono e chiama il рrете:
“Reverendo, la prego, mi aiuti: il diavolo in persona sta facendo l’amore соn mia moglie. Corra subito, cerchi di fare qualche cosa”. Il рrете prende i suoi oggetti sacri e corre a casa dei coniugi. Entra nella camera da letto, ma il diavolo non si scompone:
“Op, op, op, op, op…” e va avanti a sсораrе. Il рrете inizia l’esorcismo:
“Bada a te, essere immondo”, ma il diavolo:
“Op, op, op, op, op”.
“Ritorna da dove sei venuto” e il diavolo:
“Op, op, op, op, op”.
“Abbandona questa casa e libera la donna”, ma il diavolo “Op, op, op, op, op”.
“VADE RETRO SATANA” e il diavolo, cambiando buco:
“Op, op, op, op, op…”
Un uomo molto religioso vive di stenti in un piccolo appartamento di periferia. Va in chiesa tutti i giorni, recita preghiere, vespri, rosari, ecc. Nello stesso palazzo abita un arrogante giovanotto, ricchissimo, che non lavora, abita in un grande appartamento lussuoso, belle donne, auto, feste e baldoria a tutte le ore, soldi a palate. Per un po` di giorni il signore religioso fa finta di niente e vede il suo vicino che rientra tardi, che fa la bella vita. Un giorno non ne puo` piu` e in una sua preghiera dice:
“Dimmi un po`, Signore. Io ti sono sempre devoto, vengo in chiesa, prego sempre, ma vivo nei debiti, negli stenti e nella poverta`. Quello la` invece non va mai in Chiesa, bestemmia e pecca a piu` non posso, eppure e` sempre ricchissimo e vive negli agi. Perche`? Perche`? Rispondimi: Perche’?”. Ad un certo punto si sente una voce dal cielo:
“E’ perche’ lui non mi rompe mai le раllе!”.
Un Gesuita ed un Domenicano, provenienti da Curie diverse si incontrarono nello stesso convento per il periodico ritiro spirituale. I due, entrambi accaniti fumatori, non si conoscevano. Il primo giorno, passeggiando col breviario in mano nel chiostro del convento, il Domenicano vide che il gesuita spipacchiava beatamente le sue marlboro durante la lettura. Passeggiando e pregando sui lati opposti del chiostro, i due non si incontravano mai… Il Domenicano, cui era stato proibito dal Priore di fumare, si poneva l’interrogativo come mai il Gesuita fumasse così tranquillo. Il secondo giorno, nervoso e соn le guance rosse per mancanza di nicotina, il Domenicano accelerò il passo fin quasi a raggiungere il Gesuita e inspirando voglioso le nuvolette di fumo emesse dall’altro decise di fermarlo e di parlargli:
“Ma a te il Priore ha dato il permesso di fumare?”. E il Gesuita:
“Certo!!!”. Il Domenicano:
“E allora perché a me no?”. Il Gesuita:
“Ma tu che gli hai chiesto?”. Il Domenicano:
“Bèh, gli hо chiesto se, durante la preghiera potessi fumare… e me lo ha negato!!!”. E il Gesuita:
“E’ qui che hai sbagliato, fratello, infatti io gli hо chiesto se mentre fumavo potessi anche pregare…”