Giornata grigia e piovosa. Allo stadio, in attesa della partita, comincia ad arrivare qualche tifoso. Nella tribuna coperta ci sino ancora due soli spettatori, uno sulla prima fila in basso e uno sulla prima fila in alto. Quello in alto, vedendo che arrivava pochissima gente, si decide a spostarsi in basso e si va a sedere accanto all’unico spettatore della prima fila. Cerca di attaccare discorso:
“Scusi, mi posso sedere vicino a lei?”
“Va bene. Quel posto era di mia moglie”, risponde il signore della prima fila соn una strana serietà e fissità, senza voltarsi.
“Oh, mi scusi”, dice il nuovo arrivato, “Ma appena arriva sua moglie me ne vado”.
“Mia moglie oggi non viene, è morta”, ribatte соn tono sepolcrale il primo tifoso.
“Sono veramente confuso, oggi faccio una gaffe dietro l’altra…” Poi guarda meglio il suo vicino e si accorge che è piuttosto anziano e ha un bastone. Ma come si fa – pensa a mandare un vecchio solo allo stadio? “Aspetta suo figlio o qualcuno?”
“No”, risponde sempre più tetro e funereo il primo tifoso, “Non viene nessuno, sono voluti andare tutti al funerale!”
La squadra che ha vinto il torneo di calcio dei matti va in trasferta all’estero per la finale. Sull’aereo, pero’, i matti sono piuttosto irrequieti: giocano, si buttano a destra e a sinistra, saltano. Ad un certo punto il pilota, che non ce la fa piu’ a tenere l’aereo, chiama il responsabile della squadra e gli dice:
“Senta, so che sono persone un po’ particolari, ma io non so piu’ come farli star tranquilli, non mi ascoltano. Potrebbe provare lei a convincerli a stare fermi, se no qui ci schiantiamo”.
“Non si preoccupi, ci penso io!” e se ne va. Dopo qualche minuto la situazione e’ decisamente migliorata, il pilota richiama il tizio:
“Senta, devo proprio farle i complimenti, li ha proprio convinti a stare tranquilli… ma come ha fatto?”.
“Oh, beh e’ stato facile, hо detto:
“Dai, ragazzi, che e’ una bella giornata, tutti fuori a fare l’allenamento!”.