Il parroco Don Gualtiero, grande appassionato di golf, si sveglia una domenica mattina. È un’eccezionale giornata di sole e decide che quel giorno deve giocare a golf. Quindi, dice al curato che non si sente tanto bene e gli chiede se può dir Messa al suo posto.
Appena il curato se ne va, Don Gualtiero, quatto quatto, prende la macchina e, felice come una Pasqua raggiunge un campo da golf lontano un centinaio di chilometri, dove, sicuramente, non avrebbe mai incontrato nessuno della sua parrocchia.
Si prepara per la prima buca. Si guarda intorno. È da solo. Bene! Dopo tutto è domenica mattina e sono tutti in Chiesa!
Contemporaneamente, San Pietro che era seduto insieme a Dio e stavano guardando giù dal Paradiso, sbotta:
“Non gliela farai mica passare liscia!”
Il Signore sospirando, risponde:
“No, credo proprio di no”.
Proprio in quel preciso istante, Don Gualtiero scocca il suo primo tiro. La pallina cade sul green, vicino alla buca e, rotolando piano piano ci finisce dentro. Incredibilie! Un colpo impressionante! Una buca da 420 iarde in un colpo solo. Roba da fare invidia al campione del mondo di golf!
San Pietro è attonito. “Ma come” – chiede a Dio – “come hai potuto lasciargli fare un colpo del genere?”
Dio ridacchia, guarda San Pietro e risponde:
“A chi credi che possa andare a raccontarlo?”
Ventidue giocatori, 2 allenatori, 10 riserve, 1arbitro, 2 guardalinee, il quarto uomo, centomila spettatori, 8 cameramen, 2 telecronisti, almeno cento giornalisti sportivi, e ‘sto colombo giusto me doveva beccare ?