Signora sull’autobus, passeggero strusciante da dietro. Ad un tratto la signora:
“Villano, come si permette?”.
“Ma… signora… veramente…”. La folla mormora. “Non faccia lo gnorri, hо sentito benissimo”.
“Ahh, ma allora c’e’ un equivoco! Ecco guardi” e l’uomo estrae dalla tasca un rotolo di banconote. La Signora confusa:
“Ahh, mi scusi, avevo capito male, sa, соn la gente che c’e’ in giro… mi scusi!”.
“Non si preoccupi, signora, non fa nulla, arrivederci”. Un mese dopo lo stesso individuo si piazza ancora dietro la stessa signora che si volta di scatto, lo riconosce e:
“Opla’, ha avuto l’aumento eh?”.
Un signore viene abbordato da una signora, che seppure bella ed elegante, si manifesta subito come рuттаnа. Visto il fascino della signora il tizio accetta la proposta della signora di salire in casa sua. Giunti in casa l’uomo non solo nota un appartamento arredato соn molto gusto, ma e’ attratto da una vasta e preziosa biblioteca piena di libri e quindi non puo’ fare a meno di chiederle:
“Ma ci sono libri di Kant, Proust, Shakespeare… ma li avete letti tutti?”. E la donna, sorseggiando un bicchiere di prezioso vino ‘Porto’:
“Certo, quando ero piu’ giovane e preparavo la tesi di laurea in Filosofia”. Poi si alza e va a sedersi davanti ad un antico pianoforte; poggia il bicchiere e suona alcuni brani di Chopin. Finita l’esecuzione davvero stupenda (la donna confessa di essere diplomata al conservatorio) i due passano in camera da letto, anch’essa arredata соn molto gusto. Sul comodino l’uomo nota un trattato di astronomia e la donna confessa:
“Si’, l’astronomia e’ il mio hobby fin da ragazza e la sera prima di addormentarmi leggo qualcosa di fisica astronomica, mi attira molto la teoria dei quanti…”. Dopo aver consumato il rapporto sessuale il tizio, mentre paga la рuттаnа, non puo’ fare a meno di chiederle:
“Mi scusi, ma lei e’ bella, elegante, raffinata, colta, intelligente… ma come ha fatto a diventare рuттаnа?”. E la donna:
“Beh, quello e’ stato un colpo di fortuna!”
Un proprietario di un circo possiede un asino molto triste, per cui decide di mettere un cartello:
“Chi riesce a far ridere l’asino vince 1.000.000!”. Molti cercano di far ridere il ciuccio ma senza risultato finche’ arriva un tipo mingherlino che chiede di provare ma a condizione che nessuno entri nella stalla insieme a lui. Il tipo entra e dopo qualche minuto esce. Il proprietario dell’asino entra e vede il ciuccio steso per terra соn le gambe per aria che si sganascia dalle risate. Ma dopo alcune settimane, l’asino non smette di ridere, e ride tanto che smette di mangiare. Percio’, preoccupato, il padrone dell’asino mette un nuovo cartello:
“Chi riesce a far piangere il ciuccio vince 2.000.000!”. Di nuovo si presentano molte persone, ma nessuno riesce nell’intento finche’ non si presenta il tipo di prima. Questi va dal proprietario e gli chiede di nuovo di rimanere da solo соn l’asino. Il tipo entra e dopo qualche minuto esce”. E il proprietario, entrato, vede il ciuccio nella piu’ profonda prostrazione, in lacrime. L’uomo allora chiede al tipetto:
“Va be’! Io ti pago, ma mi devi dire come hai fatto!”.
“Ok, quando sono venuto la prima volta hо detto al ciuccio che ce l’avevo piu’ lungo del suo!”.
“E la seconda?”.
“Glie l’hо fatto vedere!”.
Una coppia in viaggio di nozze su un’isola paradisiaca decide di comprarsi un pappagallo che pero’ scoprono presto essere un po’ rомрiраllе, specie per il fatto che commenta di continuo le loro prestazioni sessuali. Un giorno, stufo di queste intemperanze, l’uomo copre соn una tovaglia la gabbia del pappagallo e gli dice:
“Se apri ancora il becco ti spedisco allo zoo”. Finita la vacanza la coppia prepara le valigie per il ritorno, ma una di esse e’ troppo piena e non si riesce a chiudere. Allora il marito dice:
“Cara, potresti metterti di sopra, cosi’ vediamo se ci riusciamo?”. La donna si mette sopra la valigia, ma questa non si chiude e allora il marito le dice:
“Cara, non ci riesci, e’ meglio che mi metta sopra io”. Ma anche cosi’ non riesce a chiudere la valigia. Allora dice alla moglie:
“Senti, cara, credo che sia meglio se ci mettiamo tutti e due di sopra”. A questo punto il pappagallo соn il becco fa saltare il tovagliolo che copre la gabbia e grida:
“Zoo o non zoo, voglio proprio vedere come fanno!”