Mr. Gаy, impiegato di una compagnia aerea americana, ha acquistato un biglietto a prezzo scontato sulla linea Minneapolis-Los Angeles. Salito sull’aereo, trova il suo posto occupato e si siede in un altro libero lì vicino. Dal momento che per un errore nell’assegnazione della lista di prenotazione l’aereo risulta aver imbarcato più passeggeri dei posti disponibili, lo steward si avvicina a quello che presume essere di Mr. Gаy e gli domanda:
“Lei è Gаy?”. L’uomo, stupito e indispettito, che non poteva certo notare la G maiuscola, ammette di essere gаy. “Allora prenda il suo bagaglio e scenda, la prego”. Mr. Gаy, che ha capito, a sua volta si alza e esclama:
“Io sono Gаy!” e viene invitato anche lui a lasciare l’aereo. Alchè un altro passeggero si alza ed esclama:
“Anch’io sono gаy! Ma dannazione non vorrà farci scendere tutti!”. (Leggenda metropolitana)
In un Paese fuori d’Italia esiste uno stato dove il cambio e’ molto vantaggioso, ma dove la liberta’ di pensiero e di parola e’ molto scarsa. Un italiano vi si reca per comprare соn poca spesa tutto il comprabile. Cosi’ entra in un negozio di abbigliamento e compra un sacco di vestiti per pochi euro. Poi va in un negozio di scarpe e anche qui compra un sacco di scarpe per poco prezzo. Mentre prosegue lo shopping, il tizio comincia a sentire un gran male ad un dente e cosi’ pensa:
“Magari trovo un dentista bravo quanto quelli italiani, ma che vuole poco come onorario”. Si reca pertanto da un dentista e, prima dell’intervento, domanda quale sia il suo onorario per un’estrazione dentaria. E il dentista, deciso, gli chiede 10 mila euro, non un soldo di meno. L’italiano protesta:
“Ma come… un prezzo tanto alto in un Paese cosi’? Но comprato camicie, pantaloni, scarpe per poche decine di euro…”. E il dentista:
“Vede, caro signore, si tratta di una operazione laboriosa e molto lunga. Siccome in questo Paese e’ obbligatorio tenere la bocca ben chiusa, per estrarre il dente соn le tenaglie devo passare per il buco del сulо”.
Alla finale dei campionati mondiali di mungitura si affrontano un italiano e uno svizzero. Il muscoloso svizzero, strafavorito dai pronostici, se la ride sotto i baffi:
“Tu stupido italiano non hai speranza, io sono più grande mungitore di mondo, tutti sanno!”. L’italiano, un ometto pacioso, non fa una piega, rigirandosi in bocca uno stuzzicadenti. Si parte. I due concorrenti, armati di secchi in cui mettere il latte, entrano nei rispettivi box chiusi, entro i quali stanno i due bovini da mungere. Il pubblico attende fremente. Dopo una mezz’oretta, esce l’italiano sorridente: ha riempito due secchi. Tutti gli sguardi si appuntano sul box dello svizzero. Passa il tempo. Lo svizzero non esce. Passa un’ora, due ore, tre ore. Niente. La folla si spazientisce, l’attesa è snervante. Tutti sono sicuri che lo svizzero frantumerà il record mondiale che è di 6 secchi. Passano altre ore. Nulla. Ormai tutti si chiedono cosa stia accadendo in quel box. Alla dodicesima ora, la porticina del box si apre, lentamente. Esce barcollando lo svizzero, completamente stravolto: è un bagno di sudore, ha i capelli arruffati, la camicia aperta, pare dimagrito di sei chili. Ha соn sè, riempito a metà, un solo secchio. Prima di svenire, un ultimo grido:
“CHI САZZО HA MESSO UN TORO NEL MIO BOX?!”