In un pub a New York, mentre un tizio è appoggiato contro il bancone,
Entra un altro signore che esclama:
"Barman, una birra per me ed una per questo signore!"
Dopo aver bevuto, il secondo domanda:
"Mi scusi, ma lei è irlandese?"
"Si!"
"Oh! Che bella combinazione, anch'io sono irlandese, dobbiamo brindare. Barman, altre due birre, una per me e una per questo signore mio connazionale."
Dopo la bevuta domanda ancora:
"Io sono di Dublino, e lei?"
"Ma guarda che combinazione, sono di Dublino anche io, beviamo per festeggiare! Barman, due birre!"
Altra bevuta e poi:
"Io sono nato nel 1960, a Febbraio, e lei?"
"Anch'io sono di Febbraio del 1960... Barman, dobbiamo festeggiare, altre due birre!"
"A scuola andavo al collegio St. Mary..."
"Ma che combinazione, anch'io... barista, altre due birre..."
Nel locale entra un altro signore che si avvicina al bancone e chiede al Barman:
"Ciao Thomas; allora, ci sono novità?"
"Niente di nuovo, a parte i gemelli O'Connor ubriachi fradici!"
Paesino della Sicilia. In uno dei bar piu’ famosi della citta’ entra un amico del proprietario:
“Ciao, Antonio, come va ?”.
“Male… il cliente ha sempre ragione, mmiiiinchia, ma a volte ti verrebbe voglia di rompergli la testa”.
“Ma che ti e’ successo ?”.
“Qualche minuto fa e’ entrato un uomo, un tipo apparentemente normale, mi si avvicina e mi fa: ‘Senta mi dia una granita e 2 brioches’. Io gli faccio: ‘Mi dispiace, ma non abbiamo brioches’ e lui: ‘Ah! Vabbene, allora mi dia un gelato alla fragola e 2 brioches’. Io nella mia infinita bonta’, senza sospettare quanto fosse sтrоnzо, gli faccio: ‘Senta, forse non mi sono spiegato bene. Abbiamo esaurito le brioches !’. Lui quasi si dispiace e subito mi fa: ‘Ahhhh, non avevo capito… allora mi dia 3 paste di mandorle e 4 brioches’. A questo punto non ci hо visto piu’ e gli hо urlato che le brioches le avevamo finite. Allora questo emerito sтrоnzо indovina che mi dice ?”.
“Non so.. . ti avra’ ordinato qualcosa altro!”.
“Nooooo, mi fa: ‘Allora mi dia solo 6 brioches e non ne parliamo piu’ !!”.
“E tu ?”.
“Io hо cominciato ad insultarlo e l’ hо fatto cacciare via dal mio garzone di bottega”.
“Ma sei stato un signore! Se una cosa del genere fosse capitata a me… guarda avrei preso ‘sto vassoio pieno di brioches e glielo avrei sbattuto in faccia!”
Il leader sovietico trascorreva le vacanze in una dacia tranquilla e sperduta, quando, improvvisamente, scomparve senza che i pur efficientissimi agenti del KGB riuscissero ad accorgersene. Mobilitati tutti i membri del Politburo, iniziano le ricerche, finché Andropov conclude che il vecchio capo è stato divorato da qualche animale selvatico. Vengono arrestati la volpe, l’orso, la tigre e il lupo, che vengono interrogati dal Procuratore Distrettuale. Tutti si dichiarano innocenti e riescono a fornire varie prove a discarico. Tutti, tra l’altro, sembrano piuttosto magrolini. Il Procuratore sarebbe propenso ad archiviare il caso, ma interviene il Procuratore Generale che passa a metodi più sbrigativi e minaccia serie punizioni per ogni forma di omertà. Anche questa volta il lupo, l’orso e la tigre riescono a farla franca. Ovvio, dunque, che il Magistrato voglia torchiare a fondo la volpe, nota per la sua astuzia e per non pochi precedenti penali. Il Giudice, pertanto, minaccia la volpe, dicendole che, se non parlerà, le farà scontare la pena per revoca di precedenti benefici. A questo punto la volpe sbotta:
“Non sono stata io. E’ stato il lupo!”.
“E perché?”, insiste il Procuratore Generale. “Sono tre giorni che саса medaglie!!”