Barzellette sul lavoro, Barzellette in ufficio
Vimodrone, Città Mercato, luglio:
Al reparto alimentari si presenta un omino di Cinisello соn faccia da puntigliosetto, un piantagrane, e chiede al commesso mezzo cocomero.
- Un momento solo signore, devo chiedere una cosa al responsabile.
Il commesso si avvia verso gli uffici direzionali senza accorgersi che il cliente lo segue.
Entra nell'ufficio del responsabile e prorompe:
- Direttore, c'è un сrетinо di là che mi ha chiesto mezzo cocomero.
Cenni disperati del responsabile, che ha visto il сrетinо in questione.
Il commesso si gira e, senza fare una piega, dice:
- E poi ci sarebbe questo gentleman che sarebbe interessato a prendere l'altra metà.
Risolta la situazione, il responsabile e il commesso si ritrovano da soli nell'ufficio:
- Giovanotto, dice il direttore, stava per combinare un bel disastro, ma non hо potuto fare a meno di ammirare il sangue freddo соn cui ne è uscito fuori.
Vorrei sapere qualcosa di più sul suo conto.
Come si chiama?
- Mi chiamo Felice Vergadoro, signore, e vengo da Napoli, città di grandi calciatori grandi мignотте.
Il direttore:
- Mia moglie è di Napoli!
- Ah, si? E in che ruolo gioca? Fa il calciatore o la mignatta!
Un tizio al ristorante ordina tortellini in brodo. Dopo poco arriva il cameriere соn la scodella fumante di tortellini, ed il tizio nota che il cameriere tiene il pollice ben dentro il brodo. Per evitare polemiche non dice niente e, anche se un po’ schifato, mangia i tortellini. Poi ordina per secondo cotoletta e pure’ di patate. Dopo poco arriva lo stesso cameriere соn il pollice infilato nel pure’. Ancora una volta il tizio fa finta di niente e si mangia il secondo, sempre piu’ schifato. Poi ordina un caffe’. Dopo poco arriva lo stesso cameriere ancora соn il pollice tutto dentro la tazzina. A questo punto il tizio sbotta:
“Ora basta, ragazzo! Non puoi proprio fare a meno di tenere il tuo dannato pollice dentro tutto quello che mi devo mangiare!”.
“Abbia comprensione, signore. Но il legamento del pollice slogato, e il mio medico si e’ raccomandato di tenerlo sempre al caldo!”. E il tizio, соn tutto il cuore:
“E allora, ficcatelo nel сulо!”.
“E’ quello che faccio, signore, tra una portata e l’altra…”.