Un italiano dopo un periodo di ferie in Algeria sta per tornare in Italia quando al porto vede un algerino che vende una strana merce. “Che cosa sono?”.
“Fiсhе secche”.
“Fichi secchi? Che schifo!”.
“No. Non fichi secchi: fiсhе secche”.
“Come, fiсhе secche? E a che diavolo servono?”.
“Beh, le vendo ai capi-carovana. Sa, a volte fanno spedizioni attraverso il deserto che durano settimane… mesi addirittura. Sono tutti uomini e certe esigenze si fanno sentire… Basta un poco d’acqua per ravvivarle e le garantisco che danno certe soddisfazioni!”.
“Ma guarda un po’ questi algerini che si s’inventano per far soldi! Quanto costano?”.
“Ecco… in euro… facciamo 6 l’una”.
“Una? e se ne prendo un centinaio?”.
“Beh, cento… facciamo 400euro”.
“E le spese di trasporto per l’Italia?”
“Beh, facciamo 450euro tutto compreso, fino al porto di Genova. Poi si arrangi lei”. Il tizio ci pensa un po’ su… poi accetta pensando all’affare che fara’rivendendole in Italia … magari in bottiglia sigillata, соn la scritta “diluente erotico speciale”. Un po’ di pubblicità… si mette almeno venti euro nette in tasca per ogni confezione! Un affare!… Se poi la moda prende piede… “Ma se me servono ancora?”.
“Quante ne vuoi… pagamento anticipato però”.
“Ok, ok. Affare fatto, ti pago in dollari”. Paga, e gli da’ l’indirizzo di dove spedire la merce e finalmente parte per l’Italia. Meno di un mese dopo gli arriva una comunicazione dalla dogana di Genova: deve presentarsi subito. Si fa prestare un furgoncino da un amico, infila l’autostrada e si precipita a Genova. L’impiegato della dogana lo conduce dal direttore che gli chiede aprendo uno degli scatoloni:
“Ma che roba è questa?”.
“Fiсhе secche!”.
“Fichi secchi? E’ sicuro?”.
“No, no… fiсhе secche, si ravvivano соn un liquido speciale e sono pronte per l’uso. Но controllato: non ci sono regolamenti o leggi che ne impediscano l’importazione”.
“Già, non è contemplato…”. Ne prende una, l’avvicina al naso, fa una smorfia disgustata:
“Come al solito… l’hanno fatta fesso: questi sono buchi del сulо!”
Un turista americano e’ in visita a Venezia ed ovviamente vuole girarla in gondola. Sale, si accomoda e poi si rivolge al gondoliere:
“Bella questa little ship, quanto tempo impiegate a costruire this?”. Il gondoliere si gongola e comincia a raccontare:
“Sa, sior, chi la fa i xe maestri d’ascia, serve duxento tochi de legno, deve prendere la forma… un anno circa”. L’americano se la ride e risponde:
“Noi in USA соn nostra high tecnology impieghiamo 1 month, 1 mese”. Il gondoliere ci rimane un po’ male e continua a vogare. Dopo un po’ passano davanti a Ca’ Dario e l’americano ricomincia:
“Wonderful this palace, quanto avete impiegato a costruirlo?”. Il gondoliere fiero spiega:
“Vedeo, sior, questo xe un tipico esempio de la splendida arte de la Serenissima Repubblica coi so marmi, i lavori de cesello… decine de anni sior”. L’americano esplode in una sonora risata:
“Noi in USA costruiamo palaces in serie like this, uno ogni 6 mesi”. Il gondoliere, ferito nel patrio orgoglio, comincia a meditare la vendetta verso l’americano cafone. Si fermano in Riva degli Schiavoni ed il gondoliere accompagna l’ospite fino a Piazza San Marco. Qui l’americano si ferma ad ammirare la Chiesa соn i suoi mosaici dorati e ricomincia:
“Oh, very, very good this church… quanti tempo avete impiegato per costruire?”. A questo punto il gondoliere, соn un ghigno beffardo, risponde:
“Me spiase, sior, no so cossa dirghe, co son passato ieri no ghe gera miga tuta sta roba”.
Totti e Ilary, stanchi di essere presi in giro per il loro presunto basso quoziente intellettivo-culturale, decidono di provare a essere piu’ “perbene”, nei modi e nel linguaggio. Per trovare migliore ispirazione, decidono di fare un viaggio a Parigi. Una volta arrivati, sistemano i bagagli e girano per la citta’ allegri e teneri, tenendosi per mano соn sullo sfondo la Torre Eiffel. La sera, dopo una cena al lume di candela,si preparano per una notte romantica. Sono piuttosto emozionati, nella loro camera. La giornata fin li’ era stata perfetta. Totti va in bagno a darsi gli ultimi ritocchi. Ilary, che gia’ era a letto, соn una deliziosa vestaglia rosa, sente delle voci provenire da un’altra stanza dove evidentemente un’altra coppia si appresta a fare l’amore:
“Caro, come ti sembro stasera?”
“Amore, sei bellissima, ancora piu’ bella del solito. Sembri una rosa appena sbocciata, la tua pelle e’ liscia come petali…”. Ilary non si fa sfuggire l’occasione, e appena Totti entra in camera gli fa:
“Amo’, come te paro??? “Parate er сulо che mo te sfonnnoooooooooooo!!!!”.
Salvatore la prima notte di nozze ha fatto come si dice fuoco e fiamme. E ora se lo trova piuttosto infuocato. “Но proprio bisogno di dargli una rinfrescatina” pensa, e scende al bar, mentre Cammela esausta dorme. Ma il bar non ha piu’ niente di fresco, ne’ birra, ne’ aranciata, niente. L’unica cosa che il barista puo’ dargli di fresco e’ un’orzata. “Va bene” dice e la prende salendo in camera. Va nel bagno, chiude la porta e ce lo mette dentro. Cammela si e’ svegliata, e vuole vedere cosa fa Salvatore, e spia dal buco della serratura, e si meraviglia della scena. E pensa:
“Matri mia, questo non me lo dicesti, che si ricaricava come una stilografica!”.