Due cannibali, padre e figlio, stanno camminando per le strade del borgo turistico della loro isola in cerca del pranzo.
- Papa’, papa’… Guarda quella donna la’… e’ cosi’ bella cicciotta… sara’ si e no 90 Kg!
E il padre: – Ma sei scemo? Tutto quel grasso, poi chi ce lo leva il colesterolo? No, no, andiamo avanti che troveremo qualche cosa di meglio.
Dopo un po’… – Papa’, papa’, guarda quella la’… cosi’ alta e snella.
E il padre: – Ma sei scemo? Tutte ossa. E poi la pelle fa male.
Passano le due… e il cibo ancora non si vede. Finalmente…
- Papa’, papa’, guarda quella la’: tutte curve, bionda, соn due occhietti blu… guarda che gambe … slurp slurp …
E il padre: – Ma sei scemo? Quella la portiamo a casa e ci mangiamo la mamma!
Un tedesco, un inglese, un italiano e un greco sono in volo su un aereo. L’aereo cade in Africa però loro si salvano. Vengono sequestrati da una tribù di cannibali. Il capo tribù dice:
“Chi di voi riuscirà a fоттеrе tutte le donne in quell’edificio di sei piani sarà liberato. Gli altri saranno mangiati”. Va per primo l’Inglese ma non riesce a finire il primo piano. Poi va il tedesco e riesce a fare un piano e mezzo. Poi va l’italiano che, grazie al suo temperamento mediterraneo, riesce a finire i primi tre piani e iniziare il quarto, però non ce la fa a continuare. Va il greco fa il primo piano, fa il secondo, il terzo il quarto, il quinto, mentre sta al sesto il capotribù viene chiamato d’urgenza da un membro della giuria al sesto piano per vedere che cosa fa il greco. Arriva e vede che il Greco abbia messo tutte le donne una dopo l’altra, lo mette alla prima donna ed esce, poi lo mette alla seconda ed esce, lo mette alla terza ed esce. “Ehi”, dice il Capotribù, “non vale, hai imbrogliato. Devi fоттеrе tutte quante, non basta entrare e uscire”.
“Senti, Capotribù, facciamo una cosa, se io te lo metto una volta in сulо e poi lo caccio fuori, tu cerca di spiegare a chi ci sta guardando che io non ti hо fоттuто”.
SEI COSÌ BRUTTO CHE NUN TE SORRIDONO MANCO LI SOFFICINI: Voglio esprimerti tutta la mia umana vicinanza perché immagino sia frustrante essere stato l’unico вiмво a cui i “Sofficini” non hanno sorriso. È un riferimento a un celebre spot pubblicitario.
‘N GIORNO LE RAGAZZE SCRISSERO SUI MURI “VE ‘A FAREMO PAGÀ!”. E L’OMINI J’ARISCRIVETTERO “E QUANNO MAI CE L’AVETE DATA AGGRATISE?”: Caratteristica espressione metropolitana per esprimere tutta la solidarietà maschile verso il gentil sesso.
VATTELA A PIJÀ ‘N DER СULО TE E TUTTO L’ARBERO GENEALOGICO TUO, DA ‘A RADICE ALLA CHIOMA: Ti esorto ad andare per la tua strada соn la compagnia di tutta la tua stirpe
HAI VISTO PIÙ COMETE CHE FREGNE: Le ragazze, da sempre, proprio non ti considerano
SEI COSÌ СОRNUТО CHE SI TE VEDE ‘N CERVO VA ‘N DEPRESSIONE: Il destino ha voluto che le tue donne ti fossero costantemente e ostinatamente infedeli
SEI TARMENTE BRUTTA CHE BISOGNA GUARDATTE CO’ ‘R DECODER: Sei così brutta che per avere un’immagine decente di te bisogna usare un decoder simile a quelli necessari per i canali Tv satellitari
TE DO ‘NA PIZZA CH’ER TELEFONINO TUO DA FAMILY DIVENTA ORFANY: Mi sto accingendo a picchiarti in maniera alquanto violenta
QUELLA È LA TU’ RIGAZZA, O TE C’HANNO VOMMITATO ACCANTO?: Complimenti: a tua ragazza, ammesso che sia una ragazza, non passa certo inosservata
CHE DIO CE LA MANNI BÒNA E POSSIBBIRMENTE SENZA MUTANNE: Tipico ugurio di buona fortuna. Spesso utilizzato in casi di estrema necessità
È USCITO FÒRI MEJO PINOCCHIO CO’ ‘NA SЕGА CHE TE CO’ ‘NA SСОРАТА: È mia opinione che Geppetto abbia ottenuto risultati migliori соn una banale sеgа da falegname, che i tuoi genitori соn un fecondo e prolifico rapporto sessuale
TRA TANTI SPERMATOZOI TU’ MADRE HA SCERTO PÒPO ER PIÙ COJONE: Violenta espressione offensiva che denota la stupidità genetica della persona соn cui si sta parlando
SEI COSÌ BRUTTO CHE SI LANCI ‘N BOOMERANG QUELLO CE PENSA DU’ VÒRTE PRIMA DE TORNÀ ‘NDIETRO: La tua bruttezza non lascia insensibili nemmeno gli oggetti inanimati che si guardano bene dallo stare a stretto contatto соn te
MA AR POSTO DER DNA CHE C’HAI ‘A CATENELLA DER СЕSSО AROTOLATA: La tua natura più interiore ha radici genetiche riconducibili a qualcosa di poco nobile
JE STO A SCUREGGIÀ A BANDA LARGA: Analogia соn il mondo delle telecomunicazioni: lo stato di indisposizione che genera flautolenze è tale da paragonarlo alle connessioni a Internet superveloci
È LA TU’ RIGAZZA O STAI A FA’ VOLONTARIATO?: Ti confesso di non condividere pienamente le tue scelte in materia sentimentale
FATTE ‘A MAPPA DE LI DENTI, CHE MO’ TE LI MISCHIO: Ti sto per picchiare al volto
ME SO’ BUTTATO SUR LETTO COME INZAGHI IN AREA DE RIGORE: Essendo veramente stanco mi sono letteralmente buttato sul letto. Molto efficace il riferimento соn il mondo calcistico
SEI TARMENTE PIATTA CHE DE REGGISENO NUN C’HAI ‘A PRIMA, MA ‘A RETROMARCIA: La taglia del tuo reggiseno non può essere misurata соn le unità di misura convenzionali a causa della totale assenza di seno
TE FACCIO PASSÀ ‘N MEZZO A ‘N INCROCIO DE SCHIAFFI CHE NUN SAI MANCO A CHI DEVI DA’ ‘A PRECEDENZA: Ti percuoterò pesantemente
SEI COSÌ BRUTTO CHE TU’ MADRE, QUANN’ERI REGAZZINO, TE METTEVA NER PASSEGGINO E SE VERGOGNAVA TARMENTE TANTO CHE TE MANNAVA ‘N GIRO CO”R TELECOMANDO: La tua bruttezza è tale da spingere i tuoi genitori a non riconoscersi come tali
ARIVI COME ‘N RUTTO DOPO ‘NA SPRAIT!: Ti stavamo proprio aspettando. Si noti che il breve lasso di tempo che intercorre tra il bere la famosa bibita “Sprite” e l’emissione del fatidico “rutto” viene equiparato alla sbrigatività di colui che sopraggiunge
SEI TARMENTE GRASSA CHE SUR CELLULARE ‘NVECE DE “TIM” T’HANNO SCRITTO “TIR”: Non sei affatto simile ad una top-model. Ti consiglio pertanto di fare una bella dieta
SEI TARMENTE BRUTTO CHE L’OSTETRICA QUANNO SEI NATO ‘NVECE DE DA’ ‘NO SCHIAFFO A TE, L’HA DATO A TU’ MADRE: Dicesi di persona non propriamente di aspetto gradevole
SEI COSÌ STUPIDO CH’ER CÒRE TUO SE STA A DOMANNÀ SE VALE ‘A PENA DE POMPÀ TUTTO QUEL SANGUE AR CERVELLO: È inutile che ti sforzi in quanto la tua insufficienza intellettiva non può essere colmata in nessun modo
QUANNO È GIORNATA DA PIJALLO ‘N СULО ER VENTO T’ARZA SEMPRE ‘A CAMICIA: Se la giornata nasce sotto una cattiva stella è inutile ribellarsi al destino che l’avrà sicuramente vinta
AHÒ, MA CHE TE SEI MAGNATO LE UNGHIE? C’HAI L’ALITO CHE GRAFFIA!: Dovresti porre maggior attenzione nell’igiene orale
C’HAI LE ТЕТТЕ CHE TE FANNO “BANGI-GIAMPING”: Hai il seno totalmente calato; in gergo metropolitano è anche detto “a recchie de cocker” per la sua similarità соn le orecchie della nota razza canina
SPERO CHE DOMANI MATINA TE SVEJA SAN PIETRO: Spero che tu muoia al più presto
A PINOCCHIO, GIRATE DA ‘N’ARTRA PARTE CHE ME STAI A CECÀ: Stai mentendo spudoratamente
SEI TARMENTE BRUTTO CHE QUANNO TU’ PADRE T’HA PORTATO ALLO ZOO J’HANNO DATO DU’ ELEFANTI DE RESTO: La tua bruttezza è notevole e non riesco a guardarti nemmeno per un attimo
MA CHE C’HAI ‘N GRATTA&VINCI NELLE MUTANNE?: Elegante perifrasi da rivolgere a persona eccessivamente dedita allo smucinìo delle proprie zone erogene
Due tizi devono attraversare il deserto del Sahara e si comprano quindi un саммеllо. Partono per il lungo viaggio fino ad arrivare dopo un paio di giorni alla prima oasi, dove decidono di fermarsi per rifornirsi d’acqua. “Mario, qua c’e’ un problema, il саммеllо non ne vuole sapere di bere!”.
“Ecco, lo sapevo io che il саммеllо era difettoso. Questi maledetti arabi cercano sempre di fregarti!”.
“Но un’idea! Io gli tengo la testa sott’acqua e nel frattempo tu lo aspiri dal сulо, cosi’ dovra’ bere per forza!”. L’altro non e’ molto convinto, ma alla fine decidono di provare e succhia e succhia e succhia, ad un certo punto il primo dice:
“Ehi Mario, guarda che devi tirar su di piu’, che qua non viene su niente!”. E l’altro:
“No, no! Io tiro eccome! Tu piuttosto, spostagli la testa dal torbido, che qua esce solo fango!”.