Un uomo si perde nel deserto, e mentre è li che girovaga sperduto, nota all’orizzonte un nuvolone di sabbia che si alza. Stringe gli occhi e vede una banda di uomini a cavallo che si avvicina. È la tribù dei Tartari, la più selvaggia e rude.
L’uomo viene presto circondato, catturato e trasportato all’accampamento dei Tartari.
Viene lasciato nella capanna del capo, che dopo dieci minuti entra e comincia a togliersi i calzoni.
L’uomo capisce subito quali sono le intenzioni del capo tribù e, disperato, si mette alla ricerca di qualcosa che possa alleviargli l’imminente dolore. Scruta la capanna, ma vi trova soltanto del dentifricio… e di quello si accontenta e comincia a spalmarselo.
Il capo tribù a quel punto inizia a sodomizzare il pover’uomo. Il tempo passa, e dopo due ore il capo è ancora li… Dopo quattro continua ancora… dopo sei non è ancora stanco…
Il pover’uomo è ormai distutto… e mentre è li che soffre, vede il tubetto di dentifricio, lo prende in mano e legge: ‘MENTADENT NON FA VЕNIRЕ IL TARTARO’
Perché hо licenziato la segretaria.
Due settimane fa, in occasione del mio 45esimo compleanno, non mi sentivo troppo su.
Scendo giu' per la colazione, sapendo che mia moglie sarebbe stata carina e mi avrebbe detto.
- Buon Compleanno- e forse mi avrebbe anche regalato qualcosa.
Lei non mi dice neanche -Buon Giorno-, per non parlare del -Buon Compleanno-.
Io penso:
- Beh, questo è quello che fanno le mogli-.
I bambini se ne ricorderanno.
Scendono per la colazione e non dicono una parola.
Uscendo per andare in ufficio mi sentivo ancora piu' depresso e nervoso.
Entrando in ufficio, la mia segretaria, Simona, mi dice:
- Buon Giorno, capo, e Buon Compleanno-.
Mi sono cominciato a sentire un poco meglio, qualcuno se ne era ricordato.
Lavoro fino a mezzogiorno, quando Simona bussa alla porta e mi dice:
- È una giornata così bella fuori ed è il tuo compleanno, perchè non andiamo fuori a pranzo, io e te soltanto ?!!-.
Io le rispondo:
- Perdio, è la cosa piu' bella che hо sentito da stamattina, andiamo-.
Andiamo a pranzo, non dove andiamo di solito, ma in una simpatica trattoria a conduzione familiare, in campagna. Beviamo anche un poco di buon vino e ci godiamo il pranzo. Tornando verso l'ufficio Simona mi fa:
- Sai, è una giornata così bella, perchè dobbiamo tornare in ufficio ? Andiamo a casa mia...-. Ovviamente le rispondo di si. Dopo essere arrivati a casa sua, beviamo un paio di whisky, fumiamo una sigaretta, e Simona mi dice:
- Se non ti dispiace, credo che sia meglio se vado un momento di là nella stanza da letto a mettermi addosso qualcosa di piu' comodo...-. Anche questa volta, quasi col fiatone, le rispondo:
- Certo, Simona-. Lei va nella stanza da letto e dopo circa sei minuti ne esce fuori ... portando una immensa torta di compleanno, seguita da mia moglie e dai miei bambini.
Tutti cantavano -Tanti Auguri a te- ... ed io ero lì, sdraiato sul divano ... соn niente addosso tranne i calzini ...
Quattro giovani laureati di 4 importanti università tecniche, Yale, Harvard, Sorbona, e Padova, cercavano impiego in una importante multinazionale соn sede in Brasile. I quattro candidati furono chiamati insieme per un’intervista соn il Direttore Generale. Il Direttore disse loro che dovevano rispondere ad una sola domanda, e che a seconda della risposta, il posto sarebbe stato loro. Il Direttore chiese:
“Cos’è più veloce al mondo?”. Il laureato di Yale rispose:
“il pensiero”, e il Direttore chiese “perchè?”.
“Perchè un pensiero è pressochè immediato”. Il Direttore pensò che era una eccellente risposta. Il laureato di Harvard rispose:
“un battito di ciglia"
"Perchè è talmente rapido, che non ci accorgiamo nemmeno di farlo”. Il Direttore restò incantato. Il laureato della Sorbona rispose:
“la corrente elettrica”.
“Perchè?”. volle sapere il Direttore. “perchè ci avviciniamo all’interruttore, e соn un leggero movimento possiamo accendere subito una luce a 5 km di distanza”.
“Eccellente”, rispose il Direttore. Fu il turno del laureato di Padova, che rispose “Signor Direttore, la diarrea”. Il Direttore stupefatto gli chiese “lei ha voglia di scherzare, che dice?”. Il laureato replicò:
“Proprio la diarrea. Stanotte avevo una diarrea così forte che prima di poter pensare o ваттеrе le ciglia, e senza darmi il tempo di accendere la luce, mi ero già cagato addosso”. L’impiego fu suo.
Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall'ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio.
La strofinano e appare il genio della lampada.
'Generalmente esaudisco tre desideri, ma poichè siete tre, ne avrete uno ciascuno'.
L'impiegato spinge gli altri e grida:
- 'Tocca a me, a me... Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete'.
Detto questo svanisce.
Il rappresentante grida:
- 'A me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi una pinacolada su una spiaggia di Tahiti соn la donna dei miei sogni!'
E svanisce.
Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale.
- 'Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!'
Morale:
Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!