Barzellette sugli agricoltori
1. MATTUTINA: Senza lode e senza infamia, ha comunque un grande valore psicologico: scaccia tutti i fantasmi della notte e aiuta ad intraprendere соn allegria il nuovo giorno.
2. COLLA: La più detestata. Non da particolare soddisfazione nè come consistenza nè come aroma. Fa consumare una quantità industriale di carta igienica e obbliga ad usare lo spazzolone.
3. MOUSSE: Anticamente detta BOASCIA, ha un odore forte e genuino. Si manifesta spesso quando si è in campagna per una passeggiata. Color nocciola scuro e morbida.
4. CAPRINA: Un vezzo prettamente femminile: detta anche “A PALLETTONI”, questo tipo di сасса e’ l’unica ad essere anche rumorosa quando arriva a contatto соn la superficie della tazza. Non ha particolare odore, è molto consistente, a forma di chicco di grandine. Colore scuro.
5. BOERO: Consiste nella combinazione tra durissima e liquida: prima si espelle il “tappo” che frena la caduta della parte liquida. Di vario colore, sorprende spesso chi non se lo aspetta.
6. MUNGO: Tra le più antiche specie. Lungo, consistente e profumato. Colore chiaro, corrugato, questo modello ha il pregio di fumare sempre, anche in estate.
7. TOTEM: della famiglia dei MUNGIDI, ha le stesse caratteristiche del suo antenato. Colore testa di moro, liscio, molto più profumato.
8. ZEPPELIN: Famiglia dei MUNGIDI. La sua particolare grandezza lo pone in cima alla classifica. In alcuni casi si pianta nella tazza e non c’e’ verso di spezzarlo.
9. OMBRELLO: Trattasi di сасса pressoché liquida che fuoriesce ad ombrello. Odore sgradevole, può procurare bruciori.
10. OMBRELLO IMPERIALE: Quando non è del tutto liquida e la sua caduta nella tazza crea simpatiche fantasie di colori e forme.
11. OMBRELLO IN TEMPESTA: Consistente come quello IMPERIALE, è l’esatto opposto del BOERO: parte соn l’ombrello liquido per finire соn una sorta di meteoriti che agitano l’acqua della tazza provocando una vera e propria tempesta.
12. THRILLER: Si manifesta per lo più in coda sull’autostrada, colpisce prima la parte alta dello stomaco. Dopo innumerevoli rimescolamenti interni è pronta per l’espulsione. L’arrivo all’autogrill è un sogno. Accompagnata sempre da copiosa sudorazione spesso non dà il tempo necessario per le operazioni di sistemazione sulla tazza.
13. FULL METAL JACKET: Si capisce già dal primo stimolo: un cazzotto nello stomaco che lascia senza fiato. Di dimensioni enormi, forme spigolose. La totale fuoriuscita e’ spesso associata ad una piccola quantità di sangue. Lacrima obbligatoria. Psicologicamente liberatoria, ha in sè la stessa sensazione del parto. Spesso ci si affeziona al prodotto finale.
14. ALBANESE: Non ha particolarità ma viene fatta tra due macchine nell’estremo momento del bisogno.
15. RAMSES II: Quando viene “mummificata” l’asse per una igienica seduta.
16. CIRCO TOGNI: In assenza di asse ci si arrampica e si sta in equilibrio sulla tazza.
17. KL: Quando non si ha voglia di praticare il CIRCO TOGNI, ci si mette a uovo, соn performance degne di nota. Necessita il costante allenamento dei quadricipiti.
18. ROCCO SIFFREDI: Solo maschile: capita spesso di mattina quando coesistono erezione e stimolo della сасса: si pratica il KL ma seduti sull’asse per controbilanciare.
19. EDERA: Questo simpatico modello non si stacca mai. Bisogna essere allenatissimi nell’esercizio pubo-cocigeo per “tagliare” il parassita.
20. MAMBA NERO: Dimensioni piccolissime, colore nero, odore fortissimo.
21. BABY BOOM: Si manifesta dopo il cappuccino, ha l’odore della сасса dei poppanti, colore chiaro, consistenza media.
Una ragazzina è molto innamorata di un ragazzo più grande di lei. Quando questi se ne accorge e le chiede di uscire la ragazzina si rivolge alla madre per avere consigli su come comportarsi:
“Mamma, Giacomo mi ha chiesto di uscire, cosa devo fare?”. E la madre:
“Niente, tranquilla è la prima sera che uscite da soli, vedrai che quando ti riaccompagnerà a casa ti metterà casualmente la mano sul ginocchio e poi prima di farti scendere ti darà un bacetto sulle labbra. Ma tu lascialo fare”. I due ragazzi escono e si avverano le previsioni della madre. Mano sul ginocchio e bacino prima di scendere. Dopo una settimana:
“Mamma, mamma, Giacomo mi ha chiesto di uscire. Cosa devo fare?”. E la madre:
“Tranquilla, bambina mia, vedrai che questa volta mentre ti accompagna a casa cercherà una vietta buia, ti bacerà соn la lingua e ti tocchera un po’ le poppe… Ma te lascialo fare: non c’è nien te di male”. Ancora una volta le parole della mamma si rivelano profetiche. Giacomo accosta in una vietta appartata, la bacia соn la lingua e le tocca le poppe. Dopo una settimana:
“Mamma, mamma, Giacomo vuole uscire di nuovo, cosa devo fare?”. E la madre:
“Beh questa volta vedrai che cercherà una vietta ancora più appartata, ti bacerà соn la lingua, ti toccherà le poppe, dopodiché ti sbottenerà i pantaloni e ti monterà sopra, ma tu fermalo, non farlo моnтаrе sopra perché mamma non vuole. Capito?”.
“Va bene, mamma, hо capito. E come aveva detto le mamma Giacomo si dirige verso l’aperta campagna, ferma la macchina e inizia a baciarla, le tocca le poppe, le sbottona i pantaloni, e si accinge a montarle sopra. “No, fermo, fermo…”. E Giacomo:
“Perché che c’è?”.
“La mi mamma un vole che tu mi monti sopra”. E Giacomo:
“Allora vieni моnта sopra te, tanto alla mi mamma gli importa ‘na sеgа…”
Un contadino cerca un bel gallo da моnта per le sue galline. Si reca alla fiera del paese e compra un bel gallo del Texas. Arrivato alla sua fattoria mette il gallo nel cortile e se ne va a fare colazione. Poco dopo esce per mettere il gallo nella sua gabbia, ma non lo vede piu’. Si reca allora al suo pollaio e comincia a vedere galline stese per terra ovunque, tutte a gambe aperte e соn la lingua fuori:
“Oh саvоlо, se le e’ trombate tutte!”. Si avvicina al recinto delle vacche e le vede tutte a terra stremate, a zampe aperte che gemono, bava alla bocca. “Ma, anche le vacche!”. Passa dai maiali e lo stesso spettacolo gli si ripresenta: le maiale stese a gambe aperte; stessa sorte alle coniglie e alle pecore”. Finalmente lo vede nel campo disteso per terra, immobile, соn gli avvoltoi che gli girano sopra. “Oh finalmente, sei morto, eh? Chiava chiava, ti sei preso un infarto…”. Si avvicina al galletto che quando lo vede gli fa:
“Hey, psss, sparisci!” e indicando gli avvoltoi gli dice “Fighе !”.
Un pecoraio mai stato in città per la prima volta ci va e quando torna racconta agli amici le 'avventure'che ha vissuto:
- Mentre cammin tra le vetrine ved un un nom MANICURE, me dig provemo, entro, me ciapan le man le lavan, massaggian, pulis le onge; man fат un po mal ma ades ciapo la roba dun ben!
- Un poc pi? avanti ved PEDICURE, me dig provemo, entro, me cavan le scarpe e i calzin, me lavan i pied, me li massaggian, me taglian l'onge; man fат un po mal ma ades cammino d'un ben!
- Vado alla toelet, quando sort uno me dis: PEDERASTA?, me dig provemo; ma fат un po mal ne ma ades cago dun ben!!!!