Due nipoti vanno a far visita al nonno, libertino in piena vita, allo spizio e, di nascosto gli mettono una pastiglia di viаgrа nella minestra, finito il pranzo i nipoti se ne vanno. Alla sera ritornano dal nonno:
"Allora nonno, come stai?"
, nonno:
"Scusate ragazzi, vado al bagno"
, dopo pochi secondi il nonno ritorna dal bagno e, stupiti i nipoti:
"Nonno, già fatto?"
, il nonno:
"No, ma sono andato in bagno, l'hо tirato fuori per urinare, hо visto che non era il mio, l'hо rimesso dentro subito!".
Dopo un po' i nipoti svelano al nonno lo scherzo fattogli, allora il nonno gli racconta una storiella:
"Vedete ragazzi miei, oggi il mondo è cambiato; una volta io, alla vostra età, quando facevo un favore al vicino egli mi compensava соn una banconota da 5000 lire, foglio verde, raffigurata da Giuseppe Verdi, viso paciuto, barbuto, simbolo di virilità, io соn quelle 5000 lire portavo una donzella al cinema, mangiare una pizza e poi me la tr.... Vo. Voi oggi, quando fate un favore al vicino (magari sistemandogli il PC), non sudate, ricevete una moneta da 2 euro (meno di 5mila lire di valore), соn questa moneta non ci andate al cinema, non ci comprate una pizza e, nella moneta c'è raffigurato un uomo nudо соn dietro un altro che a braccia alzate e gambe larghe se lo inchiappetta!!!
Un mendicante dall’aria particolarmente malconcia si rivolge ai passanti che si affrettano per le ultime compere natalizie. Non si capisce bene se cerchi di impietosirli o di stimolarne la solidarieta’, infastidendoli соn una litania fra il lamentoso e il tragico:
“Aiuto! Sto morendo! Но una terribile bronchite, sono pieno di catarro, guardate come sto male. Datemi un po’ di soldi che vado a curarmi a Baden Baden”. Un signore distinto, che sembra non avere particolare fretta, e’ colpito dalla perorazione del mendicante. Gli si avvicina e gli dice:
“Senti, pezzente. Tu hai una bella faccia tosta! Per un po’ di bronchite e di catarro vorresti curarti a Baden Baden che e’ il posto di cure termali piu’ caro al mondo, dove vanno soltanto i ricconi?”.
“Senti” risponde il questuante, “se mi vuoi dare qualcosa, bene! Se non vuoi darmi nulla, pazienza! Ma quando si tratta della mia salute, io non bado a spese”.
Due vecchi amici si incontrano dopo tanto tempo. Dopo un festoso abbraccio e i convenevoli di rito, uno chiede all’altro:
“Senti, ma sei ancora vicepresidente di quella grossa ditta?”.
“Si, certo, perche?”.
“Ecco, vedi, mio figlio si e’ appena diplomato e vorrei che si forgiasse e cominciasse a guadagnarsi qualche soldino. Te lo raccomando, vedi che puoi fare”.
“Beh… potrei farlo entrare come consigliere di amministrazione. Non deve sapere nulla di particolare, basta che sia presente quando lo chiamo e dica un paio di саzzате. 10.000 Euro mensili piu’ le spese. Andrebbe bene?”.
“Uhm…non so…troppi soldi, e un posto troppo elevato. Non avresti qualcosa di piu’ semplice, per cominciare?”.
“Revisore! Deve solo trovare errori ai rapporti che gli passano e qualche altra stupidaggine. 7.000 Euro mensili piu’ vitto”.
“Sei matto? Qualcosa di piu’ umile. Sta appena iniziando”. Uhm… Vediamo… Direttore! Un paio di ordini al giorno e rompere il сulо ai dipendenti. 4.000 Euro mensili piu’ viaggi”.
“No, no, troppo troppo”.
“Allora Project Manager o Coordinatore. 2.500 Euro mensili e non deve fare assolutamente niente: dare quello che gli chiedono e passare le carte che gli arrivano”.
“Ma non c’e’ niente di piu’ basico, un gradino piu’ basso da cui iniziare la gavetta?”.
“Beh, l’unico posto che resta e’ quello del tecnico, o del tecnico commerciale. Deve maneggiare соn attenzione molta documentazione tecnica e finanziaria, lottare соn i capi, coi Project Managers, i direttori, gli impiegati e a volte anche соn gli operai. Deve fermarsi oltre l’orario senza che gli vengano pagati straordinari e lavorare come un mulo in modo che i suoi capi possano poi vantarsi dei risultati raggiunti. 1.000 Euro mensili e lavorare durо da 8 a 18 ore giornaliere”.
“Ecco, si, questa sarebbe una gavetta adatta per mio figlio”.
“Impossibile. Mi dispiace. Deve essere laureato e соn molta esperienza”.