All’USL ci sono due file di persone, una dietro lo sportello per la donazione del sangue, e una dietro quello della Banca del Seme. La coda del primo sportello e’ formata da persone di diverso sesso razza e religione, l’altra e’ composta completamente da persone adulte, tutte dello stesso sesso, fatta eccezione per una donna. La sua presenza all’interno di quella coda crea non poca curiosita’ nelle persone che vogliono donare il proprio seme. Comincia a crearsi un certo brusio, c’e’ chi dice che puo’ aver sbagliato coda, che puo’ essere un travestito, che puo’ essere li’ per accompagnare il marito. Alla fine si fa avanti un temerario che le dice:
“Signora, non vorrei sembrarle scortese, ma si e’ accorta che sta seguendo la fila per la donazione del seme?”. La donna si volta e соn faccia saccente, per non dire quasi presuntuosa, annuendo соn la testa, e cercando di nascondere соn le mani la bocca rigonfia:
“Mmmmm”.
Prima dell’avvento dell’euro, un americano, un messicano e un italiano fecero una rapina in una banca e raccimolarono un casino di sacchi di dollari, di pesos e di lire. L’americano divise le monete tra di loro:
“1000 dollari a me, 1000 pesos a te, 1000 lire a te…”
“1000 dollari a me, 1000 pesos a te, 1000 lire a te…”
“1000 dollari a me, 1000 pesos a te, 1000 lire a te…”
“1000 dollari a me, 1000 pesos a te, 1000 lire a te…” e cosi’ via… Al che il messicano bisbiglio’ all’italiano:
“Io non hо mai sopportato gli americani… pero’ devo ammettere che, almeno, sono onesti!”
Un giorno un uomo rimasto senza il braccio destro dopo un incidente legge sul giornale un articolo dove parlano di uno scienziato americano che ha inventato un braccio artificiale che, una volta applicato, funziona соn la sola forza del pensiero. Il tizio, tutto eccitato e senza problemi di soldi, prepara le valigie e parte. Il medico lo accoglie calorosamente e comincia a spiegargli il tutto:
“Questo braccio è favoloso. Una volta applicato, basta che lei pensi “prendo la penna” ed il braccio prende la penna. Lei pensa “voglio scrivere ciao” ed il braccio scrive ciao. “Stupendo, lo voglio, lo voglio”.
“Ma non è tutto. Si ricordi che questo braccio può essere delicato come il velluto ma allo stesso tempo, potente come una pala meccanica. “Sì, sì lo voglio!!”.
E fanno l’intervento. Dopo qualche terapia, il dottore ed il paziente fanno i primi esercizi. “Pensa di prendere il bicchiere”.
“Voglio prendere il bicchiere…”.
Ed il braccio prende il bicchiere. Pensa di sollevarlo:
“Solleva il bicchiere…”.
Ed il bicchiere si alza. Pensa di stritolarlo:
“Stritola il bicchiere…” ed il bicchiere si riduce in frantumi. Contentissimo se ne torna a casa. Fa una doccia e comincia:
“Prendi lo shampoo…” (fare il gesto соn la mano), “Versa lo shampoo…” (fare il gesto), “Fai lo shampoo…” (fare il gesto), “Prendi il phon…”.
“Asciuga i capelli…”.
Il tizio è contentissimo. Ad un certo punto però, comincia a pensare:
“Però, mi ha detto che può essere delicato come il velluto. Quasi quasi mi faccio un sеgа. E poi col braccio destro… Ok, voglio farmi una sеgа”.
Ed il braccio comincia. “Bello, bello, …però… uhm… un ромрinо è sempre meglio”.
(Imitare la mano che scatta sulla nuca e spingere la testa соn forza verso il basso!!)