Entra un balbuziente da un tabaccaio, ma prima di entrare si era allenato più volte a pronunciare la frase:
"20 sigarette, 20 sigarette, 20 sigarette"
. Appena vide che la frase gli veniva bene, entra dal tabaccaio e chiede:
"20 siga, venti siga"
Poi rinuncia e chiede:
"20 francobolli da 30"
. Paga i francobolli, esce dalla tabaccheria e riprova il ritornello:
"20 sigarette, 20 sigarette, 20 sigarette"
. Alla fine la frase viene bene e senza intoppi. Rientra nella tabaccheria tranquillo e chiede:
"20 siga......"
Di male in peggio, prende e paga altri 20 francobolli da trenta. Decide di fare un ultimo tentativo, esce e riprova le solite parole che questa volta gli vengono bene anche cantando. Rientra nella tabaccheria e chiede:
"20 sigarette..."
Ma il tabaccaio stava dando ascolto alla moglie e non capisce bene e allora chiede:
"Come ha detto?"
E il balbuziente:
"50 francobolli da 30".
Seconda Guerra Mondiale, si patisce la fame, non c'era un granché e allora, per sfamarsi, соn tre figli a carico, si sfregavano le mani ad una aringa affumicata e s'annusavano. Il primo strega le mani, annusa e va via; poi il secondo, annusa e va via; il terzo, il più piccolo, poverino, non ci vedeva dalla fame, quindi sfrega, si guarda intorno, non c'è nessuno e allora sfrega di nuovo, uhuuuu... E bam! gli arriva un ceffone dal suo babbo:
"Codesta non è fame glie' gola!"