Barzellette sui medici, Barzellette Dal dottore, Barzellette su Medicina
In ospedale c'era un paziente gravemente malato. I famigliari si erano riuniti nella sala di attesa e, alla fine, entrò un medico, stanco e desolato.
- 'Mi dispiace di essere portatore di brutte notizie', disse guardando le facce preoccupate, ' l'unica speranza per il vostro famigliare è un trapianto di cervello. E' qualcosa di sperimentale e rischioso ed economicamente totalmente a vostre spese'.
I famigliari rimasero seduti, ascoltando le gravi notizie.
Alla fine, uno domandò:
- 'Però, quanto costa un cervello?'
- 'Dipende', rispose il medico, '5.000 euro un cervello di uomo; 200 euro uno di donna'.
Si produsse un lungo momento di silenzio, mentre gli uomini della sala cercavano di non ridere ed evitavano di guardare le donne negli occhi, anche se qualcuno sorrideva. Infine, la curiosità fece domandare ad uno di loro:
- 'Dottore, a che si deve la differenza di prezzo?'
Il medico sorrise davanti a una domanda così innocente e rispose:
- 'Quelli femminili costano meno perché sono gli unici ad essere stati usati'.
Un tizio, sposato da anni, vive felice соn sua moglie, ma ha un problema: non riesce a incularsela perche’ lei non vuole. Un noto sessuologo gli suggerisce:
“Beh, io un rimedio ce l’avrei, ma costa tempo e denaro. Esiste una tisana fatta di varie erbe, ma quasi tutte introvabili e sperdute ai quattro angoli del mondo. Dovrebbe cercarle di persona”.
“Mi dica e parto subito”.
“Per prima cosa dovrebbe trovare un famoso fiore, il vasellinos delle montagne rocciose”. Il tizio parte e dopo qualche mese trova l’erba e quindi torna dal dottore che gli dice:
“Ora dovrebbe portarmi un’erba, l’inculinas che cresce solo in Tibet”. Il tizio parte e dopo un mese ritorna соn l’erba. E il dottore continua:
“Bene, ora dovrebbe portarmi un fungo che cresce nella Terra del Fuoco, il pecorinos”. Il tizio parte e dopo un po’ di ricerche torna col fungo. E il dottore:
“Bravo. Ora manca l’ultimo ingrediente: una muffa che cresce su certi alberi in Norvegia che si chiama sguillina”. Il tizio parte e ritorna un mese dopo соn la muffa. La porta al dottore che gli dice:
“Bene. Ora gli ingredienti ci sono tutti, basta mescolarli e metterli in questa bottiglia. Stasera appena arriva a casa metta questa bottiglia nel comodino dalla parte di sua moglie e quando siete a letto lei gli dica: `Cara mi puoi passare quella bottiglia?’. Bene, appena lei si gira, glielo schiaffi in сulо! “.
Un’anziana coppia sui 90 anni si reca dal medico per un controllo. Il dottore li trova fisicamente sani, ma entrambi lamentano una perdita di memoria. Allora il medico suggerisce di iniziare a scrivere le cose che vogliono ricordarsi.
Quella sera, mentre sta guardando la TV, il marito si alza dalla sedia e chiede alla moglie:
“Vado in cucina: vuoi che ti porti qualcosa?”
E lei:
“Si’, grazie, una coppetta di gelato!”
Lui:
“Va bene!”
Lei:
“Non pensi che sarebbe meglio scrivertelo per non dimenticarti che cosa voglio?”
Lui:
“No, no, me lo ricordo! Vuoi una coppa di gelato, giusto?”
Poi, piano piano, trotterella verso la cucina. Dopo circa 20 minuti ritorna dalla cucina e porge a sua moglie un panino col prosciutto.
La donna guarda il panino per un attimo e poi dice:
“Ma non ti avevo chiesto una fetta di torta?”
Due amici si incontrano e cominciano una conversazione:
“Antonio, sai cosa significa metempsicosi?”.
“Mai sentita. Cos’e’?”.
“Te lo spiego соn un esempio, cosi’ capisci meglio: facciamo finta che tu muoia, ti seppelliscono, il tuo corpo imputridisce e feconda la terra, nasce l’erbetta, passa una mucca che la mangia, va un poco piu’ avanti e fa un bisognino… Io passo da li’ lo vedo e dico:
“Ciao Antonio! Come ti sei ridotto!”.
Antonio ci resta un po’ male ma no lo da’ a vedere e dice:
“Uhm, interessante. Vediamo se hо capito bene, Giorgio. Ora te la ripeto: facciamo finta, Giorgio, che tu muoia, ti seppelliscono, il tuo corpo imputridisce e feconda la terra, nasce l’erbetta, passa una mucca che la mangia e che, più avanti, fa il bisognino. Passo io lo vedo e dico:
“Giorgio! Sei rimasto tale e quale!”.
Tre balbuzienti leggono di una cura sperimentale, e si presentano alla clinica. Una dottoressa molto sеxy li accoglie, e spiega i dettagli e le difficolta’. Promette loro una lauta ricompensa e conclude dicendo:
- ‘Chiunque di voi guarira’ dalla balbuzie potra’ far l’amore соn me per una notte intera’.
I tre si sottopongono cosi’ alle torture di cui e’ fatta la cura, e alla fine si presentano al test.
La dottoressa chiede al primo:
- ‘Tu, dove sei nato?’
E lui risponde:
- ‘R-r-r-r-r-r-roma!’.
- ‘Niente da fare, non sei guarito. Avanti il prossimo!’.
Di nuovo, la dottoressa dice.
- ‘Tu, dove sei nato?’
E lui risponde.
- ‘M-m-m-mmilano!’.
- ‘No, no, dice la dottoressa, anche tu sei stato un fallimento! Avanti соn il terzo!’.
Quello entra nella stanza.
- ‘Bene’, fa la dottoressa, ‘dimmi tu dove sei nato’.
- ‘Ascoli’ risponde quello.
- ‘Bene, benissimo’, dice lei, ‘ci sei riuscito!’.
E vanno entrambi in una stanza attigua, dove passano соn ardore l’intera notte.
- ‘Ah, che fantastica nottata’, dice la dottoressa quando escono dalla stanza.
- ‘E sono felice di averti guarito dalla tua malattia’.
E quello risponde:
- ‘Piceno!’.