In un tribunale l’accusa chiama il suo primo testimone alla sbarra. E’ una vecchia signora conosciuta da tutti in citta’. L’avvocato dell’accusa chiede:
“Signora Smith, sapete chi sono?”. E la signora:
“Certo che vi conosco fin da quando eravate piccolo, quando scorazzavate per la citta’ rompendo le vetrine dei negozi, tirando sassi ai cani e ai gatti. Crescendo mi avete molto deluso. Avete avuto un sacco di fidanzate tradendole tutte ed eravato noto per raccontare ваllе a tutti. Vi credete importante, ma per me siete un poco di buono. Quindi, certo che vi conosco bene!”. L’avvocato della controparte gongola perche’ vede gia’ vincere la causa dopo che la testimone dell’accusa si e’ espressa in tale amniera. Ma l’avvocato dell’accusa, anche se sconcertato dalle parole della donna, si riprende e chiede alla vecchia signora:
“E, signora Smith, invece conoscete l’avvocato della difesa?”. La vecchia risponde subito e in modo chiaro:
“Certo che lo conosco ed e’ ancora meno raccomandabile di lei. Lo conosco da quando era piccolo e anche lui andava in giro a fare scherzi alle vecchiette. Poi crescendo e’ peggiorato divenendo un piccolo delinquente: falso, imbroglione, ubriacone e bigotto. E so anche che come avvocato e’ una schiappa: perde tutti i suoi processi”. A questo punto il giudice chiede ai due avvocati di avvicinarsi a lui e sotto voce dice loro:
“Se per caso a uno di voi due viene in mente di chiedere alla signora Smith se mi conosce giuro che vi spedisco di filata in galera per oltraggio alla magistratura!”
Sperduta campagna scozzese, nebbia fiтта, vento gelido. Il vecchio Lord Bayron e’ seduto соn un libro in mano accanto al fuoco del camino sulla sua vecchia scricchiolante sedia a dondolo. D’improvviso il vecchio pendolo suona le 20: DON DON DON … Il vecchio Lord Bayron posa il libro, mette le ciabatte, si alza dalla sedia, esce dalla stanza, attraversa il corridoio, scavalca il gatto, sale le scale, apre la seconda porta a destra, apre la finestra e grida:
“BENNYYY. TORNA A CASAAAAA”. Nessuna risposta: solo il vento gelido che urla nella campagna. Lord Bayron chiude la finestra, esce dalla stanza, scende le scale, scavalca il gatto, attraversa il corridoio, entra nella stanza, si siede sulla sedia, si toglie le ciabatte, riprende il libro e si rimette a leggere. Un’ora dopo il vecchio pendolo batte le 21: DON DON DON … Il vecchio Lord Bayron posa il libro, mette le ciabatte, si alza dalla sedia, esce dalla stanza, attraversa il corridoio, scavalca il gatto, sale le scale, apre la seconda porta a destra, apre la finestra e grida:
“BENNYYY, DOVE SEI, TORNA A CASAAAAA”. Nessuna risposta: fuori il vento ulula sempre piu’ forte. Lord Bayron chiude la finestra, esce dalla stanza, scende le scale, scavalca il gatto, attraversa il corridoio, entra nella stanza, si siede sulla sedia, si toglie le ciabatte, riprende il libro e si rimette a leggere. Stessa scena identica quando il pendolo suona le 22, poi le 23, infine la mezzanotte: DON DON DON … Il vecchio Lord Bayron posa il libro, mette le ciabatte, si alza dalla sedia, esce dalla stanza, attraversa il corridoio, scavalca il gatto, sale le scale, apre la seconda porta a destra, apre la finestra e grida:
“TI PREGO BENNYYY. TORNA A CASAAAAA”. Fuori il vento e’ sempre piu’ forte. Lord Bayron chiude la finestra, esce dalla stanza, scende le scale… inciampa nel gatto:
“OH BENNY, SEI GIA’ A CASA!”.